30 views 10 min 0 Commenti

Quelli che “senza il Pisa non so stare”. Due giorni a Rovetta

- Sport
18 Luglio 2022

Maurizio Ficeli

Dopo alcune settimane di attesa, inframezzate da quelle domande che si usano fare quando si sfoglia la classica margherita, “vado o non vado?” al posto di “m’ama, non m’ama?”, finalmente mi sono deciso a partire per il ritiro di Rovetta. D’altronde mi conosco bene, “senza il Pisa non so stare”. Per me è un’inguaribile malattia. Partenza domenica mattina ore 6.15 in auto con gli amici Cesare e Rebecca Cerrato e Federica Vagli, con i quali ho condiviso diverse trasferte con il Club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni. Ma stavolta il pullman non è stato organizzato quindi ognuno ha fatto per conto proprio ed io ringrazio questi amici per l’ospitalità.

Cesare Cerrato, marito di Federica Vagli, pisana doc, è torinese di nascita anche se di origini altopascesi, ma segue il Pisa in ogni trasferta, con tutta la famiglia ovviamente, quindi il suo è un esempio di attaccamento e di pisanità che merita la massima considerazione e stima. Tra l’altro ha il polso tatuato con la croce di Pisa. Federica invece, come il sottoscritto ha la passione per le foto fatte con i giocatori del Pisa. Una gli sta particolarmente a cuore, quella con l’ex portiere nerazzurro Daniele Cardelli. Ma veniamo al viaggio.

Imbocchiamo l’autostrada a Pisa Nord, non prima di aver fatto colazione in un bar a Migliarino, per poi entrare sulla Cisa, sulla La Spezia-Parma. Arrivati a Fiorenzuola D’Arda (Piacenza) deviamo per Cremona e Brescia da dove entriamo nella Milano-Venezia, direzione Bergamo. Arrivare all’uscita di Seriate è un battibaleno. Poi imbocchiamo la statale direzione Clusone Val Seriana, piena di gallerie e di traffico, con diverse code, ma malgrado ciò riusciamo ad arrivare al campo di allenamento di Rovetta per le dieci ed un quarto. Sulle tribune ci sono già centinaia di tifosi nerazzurri, che hanno alloggiato nei vari alberghi e bed and breakfast della zona fra Clusone, Castiglion della Presolana, Rovetta, Bratto ed altre località nei dintorni.

Tra i tifosi pisani è diffusa la voglia di sentire il “profumo” del campo. Altri tifosi, come quelli facenti capo al Centro Coordinamento della onnipresente Liana Bandini, che in compagnia del marito Claudio Carnicelli alloggiava a Bratto nell’albergo della squadra, hanno organizzato anche qualche gita interessante al Lago di Iseo. Nelle foto postate da loro si poteva vedere il mitico Lorenzo detto “Loriano” Del Mancino, Felice Foresta, Filomena Piacentini, la signora Cammilli ed altri, mentre la ormai mitica “Pocahontas“, al secolo Ilaria Vettori, insieme al marito Massimo Di Gaddo, sono stati fra i primi tifosi a raggiungere il ritiro nerazzurro fin dai primi giorni.

Altra nota di colore: un gruppo di pisani è andato a pranzo in un ristorante della zona; qualcuno di loro ha avuto l’ardire di chiedere “le pallette“. Ovviamente il cameriere, bergamasco, non ha capito. A quel punto qualcuno del gruppo ha detto al commensale: “Bimbo, ma se qui chiedi le pallette, sanno assai cosa sono, gli devi chiedere la polenta” e giù risate. Noi pisani siamo unici per battute e sarcasmo.

Personalmente ho trovato un bell’albergo in un ridente paesino dal nome Onore, a 2 km da Rovetta, prezzo 45 euro, colazione compresa, pulitissimo, bagno e tv in camera, non male direi. La sera ho cenato da Dio: casoncelli alla bergamasca, guanciale in umido con verdure cotte, gelato con fragole, mirtilli e more, caffè, acqua gassata. Oltre ad una ricca colazione a buffet la mattina seguente. È capitato inoltre a molti pisani di incrociare alcuni tifosi dell’Atalanta, che era in ritiro a Clusone, ma tutto tranquillo, non ci sono più le rivalità di un tempo. Del resto, ad esempio, anche fra Pisa e Perugia un tempo i rapporti fra le tifoserie non erano certo idilliaci mentre ora invece c’è amicizia, quindi, mai dire mai.

Ritornando al campo, la squadra era già al pezzo, e personalmente mi ha fatto immenso piacere il saluto che mi è stato rivolto dal campo da parte di De Vitis, Sibilli e Di Quinzio appena mi hanno visto. Ho risposto un po’ timidamente sia per non disturbare e poi anche per timore che mister Maran potesse aver da ridire. D’altronde sono giocatori che stimo e con i quali da anni ho un bel rapporto di amicizia, così come con altri del resto, ed a cui auguro sempre il meglio.

È stato un allenamento intenso, che il pubblico di fede nerazzurra ha potuto vedere e apprezzare prima dagli spalti verso il campo e poi spostandosi nelle attigue tribune della palestra per assistere ad esercizi di potenziamento dei giocatori. Tanto entusiasmo, poi, all’uscita dei giocatori dal campo, dove un pulmino faceva la spola con l’albergo di Bratto. Foto di rito e autografi alle maglie comprate nel Pisa Point allestito per l’occasione. Qualche battuta scherzosa fra me e il portiere Nicolas, e poi con il grande Tano Masucci, un grande abbraccio con Leonardo Loria, ritornato alla base dopo un anno di prestito, con Peppino Sibilli che mi cantava qualche canzone napoletana, con Nicolas Siega, Marius Marin, Giuseppe Mastinu, Andrea Cisco, Filippo Berra, Elia Giani e Gabriele Piccinini. Ho trovato un ambiente abbastanza carico e determinato.

Maurizio Ficeli e Simone Canestrelli

I nuovi arrivati Roko Juereskin e Simone Canestrelli mi pare si siano inseriti subito bene. Ora si aspetta l’imminente arrivo di Torregrossa, De Luca e degli altri rinforzi. Nel pomeriggio di domenica partitella contro la rappresentativa locale dell’Albino Gandino vinta dal Pisa 9 a 1. Buone le prove del nuovo arrivato, il croato Juereskin, di Lucca e Giani, autori di una doppietta a testa, bene anche il nuovo arrivato Canestrelli, di Cisco, Mastinu, Marin, Piccinini. Un buon Pisa che sta crescendo, in attesa di nuovi inserimenti che arriveranno in corso d’opera.

Roko Jureskin fra Federica Vagli e Maurizio Ficeli

Fra il primo ed il secondo tempo, mentre raggiungevo il bar, ho incontrato con sommo piacere Massimiliano Pesenti, ex attaccante nerazzurro che ha dato un grande contributo alla promozione in B del Pisa nel 2019, conquistata nella memorabile finale playoff di Trieste. Massimiliano ha vissuto la sua esperienza in nerazzurro con grande attaccamento (mi diceva sempre che il Pisa era la sua Nazionale). Essendo di Treviglio è venuto a Rovetta per rivedere e salutare amici comuni e vecchi compagni di squadra. È una persona eccezionale che merita il meglio e noi lo ringrazieremo sempre per il contributo che ha dato ai colori nerazzurri, augurandogli di cuore i migliori successi futuri.

Maurizio Ficeli con l’ex nerazzurro Massimiliano Pesenti

Siamo giunti a lunedì, mi godo ancora un po’ la Val Seriana assistendo agli ultimi allenamenti. Vengo via fiducioso, in questa settimana dovrebbero arrivare altri due giocatori ed altri ne seguiranno da qui al termine della sessione di mercato. La società è attenta e sta lavorando per dare a Mister Maran i rinforzi necessari.

A proposito del nuovo allenatore, non sono ancora riuscito a fare la foto con lui: con altri tifosi lo abbiamo aspettato fuori dal campo ma non siamo riusciti a vederlo. Prima o poi ce la faremo. Sicuramente è un tecnico ed una persona che guarda alla concretezza, al lavoro, più che all’apparire e a noi va bene così perché, al di là di tutto, ci interessano i successi del nostro amato Pisa. Dopo aver passato due giorni pieni, intensi e bellissimi al seguito dei nostri amati colori, riprendiamo la via di casa, dove oltre al rientro al lavoro, ci aspetta tanto caldo.

Maurizio Ficeli

Grande entusiasmo sugli spalti dell’impianto sportivo di Rovetta

I tifosi nerazzurri hanno seguito il lavoro dei giocatori anche nella palestra allestita nel palazzetto dello sport

Ficeli con Marius Marin

Ficeli con Giuseppe Sibilli

Ficeli con Giuseppe Mastinu

Masucci con Federica Vagli e Ficeli

Gaetano Masucci tra Federica Vagli e Maurizio Ficeli

Condividi la notizia:
Articoli pubblicati: 145

Collaboratore

Lascia un commento