Dopo il grande riconoscimento ottenuto in termini di visitatori dalle Gallerie degli Uffizi è tempo di report anche per l’Accademia di Firenze. Più ampio il respiro di questo rapporto che tira le somme di un percorso di ben 6 anni. Sono 1.704.451 i biglietti strappati. Si conferma la grande partecipazione del pubblico sotto i venticinque anni, che nel 2021 ha raggiunto il 50% del numero totale di visitatori (merito forse anche dei 50 video e dei 20 podcast caricati on-line). Non si può, guardando i numeri, non piangere il notevole calo registrato nel 2020 sia in termini di visitatori (1.704.451 nel 2019, 319.597 nel 2020 per crescere leggermente nel 2021 con 446.143 ingressi) che di introiti (13.203.612,68€ nel 2019 contro 1.920.345,60€ del 2019 e quindi 3.318.926,62€ nel 2021).

Comunque soddisfatta la direttrice Cecilie Hollberg che evidenzia come la Galleria sia riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati malgrado le difficoltà legate al periodo: già prima della pandemia infatti l’Accademia aveva accusato la sospensione dell’autonomia per sei mesi. I numeri che interessano questo report vanno oltre quelli relativi ai visitatori e pongono l’accento anche sul lavoro di restauro e di accrescimento della collezione. In particolare sono 17 le opere restaurate e altrettante quelle che hanno visto interventi di manutenzione. Nel numero di 15 (in buona parte del Quattrocento) le opere acquisite dalla Galleria sia attraverso donazioni e acquisti che anche per confische.

Non meno rilevanti i lavori di ristrutturazione e risistemazione dei locali con cantieri su oltre 3000 metri quadri del museo: gli interventi sono stati finalizzati tanto alla sostituzione o sanificazione dei canali di areazione e alla realizzazione di nuove canalizzazioni quanto a riallestire alcune sale del museo che vede 5 ambienti ampiamente rimodernati.

Modificato in questi anni anche il look digitale dell’Accademia che nel 2019 ha inaugurato il nuovo logo e nel 2021 il nuovo sito web che oggi ospita 50 opere (tra dipinti, strumenti musicali e statue) ad alta definizione. Nuovi studi hanno interessato il David, anch’esso digitalizzato tanto nel corpo quanto nel “pensiero” vista la possibilità, dovuta all’utilizzo dell’intelligenza artificiale sviluppata dall’Università Ca’ Foscari, di chattare con l’opera di Michelangelo. Questa, va ricordato, lo scorso anno è stata protagonista del padiglione Italia dell’Expo di Dubai grazie a un suo clone ottenuto attraverso una sofisticatissima scannerizzazione dell’originale e la stampa 3D, realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il MiC e con l’Università degli Studi di Firenze.

Sempre legata all’opera cuore della Galleria si ricorda inoltre l’iniziativa legale che ha portato alla tutela dell’immagine: un’ordinanza del Tribunale di Firenze del 2017 contrasta infatti l’uso illecito ai fini commerciali. Un passo in avanti è stato compiuto anche sul versante della digitalizzazione di documenti (oltre 24 mila).

Non si possono dimenticare le quattro mostre organizzate, ultima delle quali quella ancora visitabile che celebra Michelangelo attraverso l’effige in bronzo di Daniele da Volterra, e i convegni ed altri eventi organizzati (complessivamente 11). Un altro tassello importante per il museo è stata la costituzione nel 2017 dell’Associazione degli Amici dell’Accademia, che concretamente sostiene l’attività della Galleria.

Ilaria Clara Urciuoli

 

 

Foto: Guido Cozzi

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