Francesco Fasulo

La nebbia fitta ci accompagna da Milano all’immancabile ristorante prima della partita. Scegliamo quasi sempre posti non banali. I businessman (fare pernacchia) dei Pisani al nord conoscono palmo a palmo le città in cui spesso lavorano. La loro esperienza ci regala l’accoglienza di una cooperativa che allinea tra i propri lavoratori le più disparate diversità umane tra cucina e sala. Persone meno fortunate che trovano un’ancora di salvezza nell’impegno di chi si presta Francescanamente agli altri. Agnolotti al brasato, trippa all’alessandrina, bonet col cioccolato e troppo vino ci rendono felici verso lo stadio dei grigi e verso le nostre futilità.

Esordio dei nuovi arrivati. Bene. Avremmo dovuto vincerla. Contro il “pullman” non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo fino al 75° li abbiamo dominati. Molti avrebbero voluto più minuti per Lucca, il comandante ha deciso per l’ingresso di Gucher e purtroppo non ha capitalizzato. Spiaze, come direbbe Inzaghi.

Solita pioggia di critiche che non mi vede concorde se non sull’opportunità di avere impiegato il lunghissimo per solo quattro minuti generando una probabile frustrazione, forse era voluto? Neanche Diabolik con il pentotal lo farebbe confessare. Mazz’ e panell’ fann i figle bell?

Sulla Bibbia rosa del calcio nazionale il voto è 6,5. Tutto non è mai come sembra. Vero Bauscia e Casciavit? (soprannome di interisti e milanisti). Bona Ugo, forza Pisa!

 

Foto: Alessandria Calcio (Fb)

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