L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha acceso il semaforo verde per la pista di 2.200 metri all’aeroporto Vespucci di Firenze, ma ha altresì ribadito che non saranno ammesse ulteriori accorciature (la misura prevista inizialmente era di 2400 metri). Intanto la società Toscana Aeroporti, che gestisce gli scali di Firenze e di Pisa, ha aperto alla discussione con i sindaci del territorio, ma a una condizione: “Purché non serva per perdere tempo e ci sia il consenso di tutti”. Il progetto della nuova pista fiorentina com’è noto va avanti dal 2014.

Il punto di Toscana Aeroporti

Toscana Aeroporti, pur non volendo entrare nel confronto politico per la definizione dello sviluppo strategico del territorio, ribadisce la propria disponibilità, più volte manifestata, al confronto tecnico sull’articolazione del master plan dell’aeroporto di Firenze.

Lo scorso giugno, infatti, il vertice ed i tecnici della Società hanno incontrato i Sindaci di Prato e Campi Bisenzio mostrando il piano di sviluppo infrastrutturale. In quelle occasioni la Società aveva prospettato le possibili fasi di sviluppo del piano e la disponibilità a stabilire un tavolo di confronto con le strutture tecniche dei due comuni, al fine di condividere percorsi e soluzioni.

Stupiscono le parole del sindaco di Prato che lamenterebbe il coinvolgimento dei territori, quando alla proposta di un tavolo tecnico non ha mai dato seguito.

Toscana Aeroporti ribadisce la propria disponibilità al dialogo purché sia finalizzato alla condivisione delle soluzioni e non alla procrastinazione delle decisioni”.

Intanto sul futuro degli aeroporti toscani si riaccende il dibattito. Qui di seguito pubblichiamo l’intervento del Comitato Piccoli azionisti di Toscana Aeroporti, con l’associazione Ponte di Mezzo e il Movimento Opi.

In passato avevamo stigmatizzato il comportamento dell’ex Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, quando, contrario alla proposta di project review del Master Plan del Vespucci, del Ministro Toninelli, senza rispetto istituzionale tuonò: ‘Le affermazioni di Toninelli mi fanno pena per la sua impreparazione’, ma non attaccò però il suo predecessore Graziano Del Rio, che chiese la stessa project review. Candidandosi poi a Governatore ed ignorando le sentenze del Tar e Consiglio di Stato, affermò che ‘l’aeroporto lo considerava già fatto, perché deciso 8 anni fa’, confermando quanto già detto al presidio di Confindustria Firenze: ‘La decisione per la nuova pista parallela all’autostrada e lunga 2000 e 2400 m, è decisione già presa nel 2012’. Sottopose anche a Simone Silani, coordinatore di “2020 Toscana a Sinistra” un patto elettorale con la promessa: ‘Se l’aeroporto sarà bocciato dal Consiglio di Stato, una soluzione si trova: del resto siamo la sinistra dell’ottimismo!’

Dopo la promessa recente del sindaco Nardella di non imporre più con i muscoli la nuova pista di Peretola, Giani ha affermato: ‘Una pista da 2200m può essere una soluzione’, ma il consigliere regionale leghista, Giovanni Galli, ha risposto in clima festivaliero, con la canzone dei Jalisse: ‘Fiumi di parole’.

Altri politici ritengono la riduzione della lunghezza di pista a una ‘minestra riscaldata’.

Riteniamo inadeguato ridurre a battute, non supportate da dati tecnici, la programmazione di opere d’interesse regionale, che richiedono lo stanziamento d’ingenti fondi pubblici, sia per realizzare l’infrastruttura aeroportuale, che per le complementari opere esterne contermini.

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