Il lungo weekend con la festa di Ognissanti ha fatto registrare ben trentamila visitatori alle gallerie degli Uffizi di Firenze. Un numero significativo, come evidenziato dal direttore del museo Eike Schmidt a margine di un convegno di Confesercenti: “Tra sabato e martedì abbiamo avuto 29583 persone in museo: sabato 7.528, domenica 8.012, lunedì 7.274 e ieri 6.769. Sono numeri importanti, da pre pandemia, eguagliano ampliamente i livelli del 2016. E seguono un’estate straordinaria, nella quale abbiamo visto una percentuale di oltre il 75% di italiani, mai vista prima”. Schmidt ha lanciato però un allarme contro “certi meccanismi che ci riportano ai vecchi vizi, il ‘mordi e fuggi‘ sta tornando, ed è sicuramente il problema più grande da affrontare. Possiamo farlo solo in maniera sistematica”.

Il direttore degli Uffizi ha precisato “che il turismo non è il male, anzi ” (e ci mancherebbe che fosse considerato un male!), ma ha sottolineato che occorre una svolta, basata su quattro punti: “Stop all’affitto turistico selvaggio da parte dei privati; sconti sulla Tari ai negozi alimentari che non praticano la vendita da asporto e contribuiscono a tenere pulita la città; divieto di apertura di nuovi minimarket; più bagni pubblici e info point per i visitatori nel centro storico”.

Qualcuno ha parlato di “provocazione”, ma sono richieste molto sensate su cui sarebbe bene che gli amministratori pubblici riflettessero.

Uno dei temi più complessi da affrontare, emerso durante il convegno, è il controllo dei flussi di turisti. Tante sono le cose da fare per evitare di appesantire troppo le città: spalmare meglio (come orari) gli ingressi nei musei, pensare nuove regole, migliorare l’esperienza dei visitatori, investire più risorse per il turismo mettendo in rete le varie realtà che ruotano intorno ad esso. Il turismo è una miniera d’oro che va gestita (non solo sfruttata) al meglio e, prima di tutto, salvaguardata.

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