Francesco Fasulo

Cesare Pavese diceva che gli errori possono puzzare di fogna o profumare di bucato. Solo nel proseguo del campionato sapremo se turarci il naso o respirare a pieni polmoni. Questa gigantesca e tragicomica topica di uno dei migliori giocatori della nostra squadra permetterà di riflettere su come la fase difensiva con la cosiddetta “ripartenza da dietro” sia affare da Champions League e che nelle serie minori con un centravanti di due metri non serve.

Non voglio annoiare con tecnicismi il Popolone ma mi sembra che il saldo tra i costi e i benefici sia negativo al di sotto di standard che appartengono a giocatori superiori. Da rilevare in positivo l’atteggiamento dei ragazzi che si stringono al compagno consolandolo dopo la fine della partita. Non è banale. Ricordate Karius e il Liverpool ?

Volendo essere ottimistoni e vedendo sempre il buono da tenere, questi errori le partite te le fanno anche perdere. Primi due punti persi in casa contro Tedino, uno dei pochi allenatori che apprezzo e che insegna ad essere sportivi e corretti ai propri ragazzi.

A Cremona, al Nord, vi aspettiamo. Ci saremo, rubacchieremo ore di lavoro inventando scuse impensabili con colleghi insensibili per fare parte del Popolone che sogna l’improbabile. Ventidue punti alla salvezza. Non rispolvero ancora la “superhope”. Non serve.

Bona Ugo!

 

Foto: Gabriele Masotti

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PISA – Nicolas; Hermannsson (56′ Birindelli), Leverbe, Caracciolo, Beruatto; Tourè, Nagy (90′ De Vitis), Marin; Sibilli (56′ Gucher); Marsura (70′ Cohen), Lucca. Allenatore: D’Angelo

PORDENONE – Perisan; El Kaouakibi (87′ Ciciretti), Barison (50′ Bassoli), Camporese, Falasco; Pasa, Petriccione (68′ Kupisz), Zammarini (68′ Pinato); Folorunsho; Cambiaghi (68′ Sylla), Tsadjout. Allenatore: Tedino

Marcatori: 57′ Caracciolo (Pi), 97′ Folorunsho (Po)
Ammoniti: Marin (Pi), El Kaouakibi (Po)
Arbitro: Paride Tremolada (Monza). Poi subentrato il quarto uomo Daniele Perenzoni

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