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Archimede Bartoli cento anni dopo l’assassinio

- Politica
22 Luglio 2021

Cento anni fa a Cascina (Pisa) i fascisti uccidevano Archimede Bartoli, figlio di un consigliere comunale socialista. All’esterno della Biblioteca Comunale di Cascina venerdì 23 luglio, alle 18, verrà scoperta una targa in sua memoria. “La scopertura ha un doppio valore simbolico – spiega l’amministrazione comunale cascinese -: da un lato la cerimonia si svolge nel centesimo anniversario dell’assassinio, avvenuto il 23 luglio 1921, dall’altro ricollochiamo una targa che per decenni ha ricordato l’uccisione dalla parete di un edificio privato. Da alcuni anni la targa è stata conservata dalla sezione Anpi di Cascina e il centenario dà l’occasione di esporla di nuovo per tutti i cittadini. Si commemorano così le prime vittime delle squadracce. Archimede Bartoli aveva la sola colpa di essere figlio di un consigliere comunale socialista e fu vittima di una spedizione di fascisti che, già il giorno prima, aveva portato all’uccisione di Luigi Benvenuti”.

Il ricordo dei socialisti pisani

Il 21 luglio 1921 l’assalto delle camice nere a Sarzana falli per la reazione delle forze dell’ordine, il giorno dopo gerarchi fascisti giravano per il comune Cascina e pretendevano con la violenza l’esposizione delle bandiere a lutto nei palazzi pubblici e privati giunto in un locale pubblico a Sant’Anna (di Cascina, ndr) nasceva un rissa in cui caddero due fascisti e il di loro conduttore del calesse. Per vendicare lo smacco subito dalla reazione popolare le squadracce organizzarono una spedizione punitiva in forze. Presi di mira furono i socialisti di San Frediano (a Settimo, ndr) che erano soliti riunirsi in una casa di via Macerata. Il 23 luglio giunti davanti alla corte si accorsero che vi era un camion dell’esercito e temendo qualche sorpresa pensarono allora di sfogare la loro rabbia sul consigliere socialista Bartoli. Non avendolo trovato afferrarono il di lui figlio e lo uccisero con quattro pugnalate e lo gettarono nel fosso emissario.
Tratto da “L’ora Nostra” (periodico della Federazione Socialista Pisana).

Il 22 luglio del 1945 il Partito Socialista di Cascina appose una lapide che ricordava il sacrificio sulla casa dei Bartoli. E lì è stata finche negli anni Novanta oltraggiata da neo fascisti fu portata per i restauri ai magazzini comunali. Oggi 22 luglio 2021 i socialisti di Pisa e Cascina rendono nuovamente onore ad Archimede Bartoli con la stessa bandiera che padre e figlio avevano tenuto in alto con la loro militanza a difesa del lavoro e della democrazia plurale contro tutte le tirannie.

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