Ilaria Clara Urciuoli

C’è un luogo a Firenze dove il gap generazionale si annulla appena se ne varca la soglia, in cui la poesia delle immagini riporta grandi e piccini in un’atmosfera sospesa, quasi magica. Questo è, fino al 17 ottobre, Palazzo Medici Riccardi che ospita “AniMA. La Magia del Cinema d’Animazione da Biancaneve a Goldrake”, in cui sono esposti più di cinquecento disegni originali realizzati per le produzioni di capolavori che i bambini, quelli di tutte le età, tanto amano. Poche linee, alcuni colori (a volte accesi di vita, altre volte tiepidi di malinconia) sono sufficienti per delineare i caratteri dei personaggi, docili principesse, eroi ribelli e spavaldi ma in fondo anche loro timidi e romantici, maghi, mostriciattoli, dinosauri, burattini, robot, tutti frutto della fantasia e dell’abilità di chi, disegnandoli, crea realtà parallele, spesso capaci di lasciare un segno in chi, fotogramma dopo fotogramma, viene trascinato oltre lo schermo.

Racchiuse nelle sale allora non sono più solo le emozioni vive dei visitatori ma anche i valori e i sogni che quei cartoni hanno fatto vivere in loro e che riecheggiano oltre il viso candido di Biancaneve, oltre l’incerto Pinocchio chiamato a fare i conti con sé e la propria natura, oltre la tenacia di Mago Merlino nel formare il piccolo Semola e realizzare il proprio fondamentale ruolo nella storia. Ancora tanti altri (Peter Pan, Robin Hood, Pocahontas, Ariel solo per restare all’interno del repertorio più celebrato della Disney) i personaggi presenti in questa mostra curata da Federica Fabbri, animatrice e responsabile del corso di Cinema d’animazione presso la NEMO, Sandro Cleuzo, animatore Disney, Dreamworks e Warner Bros, Luca Chiarotti e Francesco Mariotti, art directors e insegnanti dell’Accademia, e Francesco Chiatante, storico dell’animazione giapponese e regista.

Ampio spazio nell’esposizione hanno anche i disegni delle anime giapponesi, che ci fanno immergere nella programmazione televisiva degli anni ottanta e oltre. Gli infiniti campi di calcio di Holly e Benji, la famiglia forte e compatta della piccola Flo Robinson naufragata su un’isola deserta, il geniale Lupin, le tre affascinanti e abilissime sorelle di Occhi di Gatto, il buffo Spank e il tenerissimo Conan, ragazzo del futuro, ma anche Lady Oscar, Goldrake, Anna dai capelli rossi, Candy Candy, il Tulipano della Senna, l’Uomo tigre, l’ape Maya, Daitarn 3, Jeeg robot d’acciaio: non meno della Disney anche questi personaggi, a loro modo eroi della loro realtà, hanno segnato una (e non solo una) generazione che immancabilmente a quelle immagini fa risuonare le canzoni delle sigle tv cantate, tra gli altri, da Cristina d’Avena e dai Cavalieri dello Re. Le opere esposte provengono dalla collezione di AniMa Firenze, al momento ospitata nei locali dell’Accademia NEMO, composta di circa ottomila pezzi tra schizzi, layout, concept e storyboard prodotti dagli studi Disney, Dreamworks, PIXAR, Don Bluth, Hanna Barbera e altri ancora. Presenti nel percorso due pezzi incredibili per il loro valore storico: un prezioso fotogramma di Gertie the Dinosaur, del 1914 (uno dei circa cento rimasti in tutto il mondo) e i disegni del mitico Mickey Mouse dei primi anni Trenta.

I più curiosi potranno seguire le visite guidate previste il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì alle 16.30, il sabato e la domenica alle 11.30 e alle 16.30 o dedicarsi alla lettura del catalogo corredato da approfondimenti e articoli sul cinema d’animazione giapponese e americano.

Ilaria Clara Urciuoli

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