Si torna a parlare della fantomatica “rivolta degli schiavi”, la strana frase che l’attaccante del Pisa Michele Marconi avrebbe rivolto ad Obi durante la gara Pisa-Chievo (Serie B) dello scorso 22 dicembre 2020. Il caso, con l’accusa di razzismo, si era chiuso con l’archiviazione, nei mesi scorsi, per mancanza di prove. Ma la procura federale aveva fatto ricorso. Ed ora la corte d’appello federale, come riporta La Nazione, dopo aver riesaminato il caso ha comminato una maxi squalifica (dieci giornate) nei confronti del centravanti del Pisa.
Nella nota della Figc si legge che “la Corte d’Appello federale accoglie il reclamo e, per l’effetto, ai sensi dell’art. 28, comma 2, C.G.S., irroga la sanzione della squalifica per 10 (dieci) giornate effettive di gara al calciatore Michele Marconi”. Una mazzata durissima per il calciatore, che ha sempre respinto con sdegno le accuse di razzismo, e ovviamente anche per il Pisa Sporting Club, che lo ha sempre difeso.
Nel primo procedimento la procura federale aveva ascoltato Obi, Garritano, il team manager Pacione, il segretario sportivo Busala e ovviamente il giocatore accusato, Marconi. Nell’appello sono stati ascoltati altri tesserati e attentamente analizzato un video (comprensivo di audio) con la scena incriminata, oltre al referti dell’arbitro in cui però non era segnalato alcunché sull’episodio.
Appena saranno rese note le motivazioni potremo sapere quali particolari abbiano indotto il giudice sportivo a ribaltare la decisione del primo grado. I difensori di Marconi valuteranno l’eventuale ricorso. Il caso sicuramente non è ancora finito.
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