Per aumentare il volume di affari il ruolo degli influencer è sempre più importante. Vale anche per il vino, tanto che il Consorzio Vino Chianti ha deciso di affidarsi a dieci di loro, seguiti da 1,3 milioni di followers in Russia. L’obiettivo, infatti, è quello di incrementare le vendite nel mercato russo, dove gli estimatori del nettare di Bacco sono sempre più numerosi.

Le vecchie modalità per far conoscere i propri prodotti erano le fiere e soprattutto i viaggi, con degustazioni annesse. ma di questi tempi, causa pandemia, tutto è cambiato. Così viene intrapresa la strada nuova dei social network: “È cambiato profondamente il modo di comunicare e di rapportarsi con i consumatori – spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – ci sono nuovi target e modalità di consumo. È anche richiesta un’estrema flessibilità e diversificazione delle strategie e il Consorzio ha colto questa sfida con un progetto nuovo e stimolante, coinvolgendo influencer che abbracciano ogni segmento del nostro mercato”.

Ma come sono stati scelti questi influncer? Analizzando diversi elementi, soprattutto qualitativi, a partire dalle caratteristiche della fanbase: quindi spazio soprattutto a chi ha diversi follower russi interessati, per passione o lavoro, al settore food, ma anche alla moda, lifestyle, design e cinema. Importante anche la selezione “qualitativa”, ossia il fattore reputazionale degli influencer, la loro “credibilità” e la “qualità creativa” dei contenuti allineata al brand. Nulla è affidato al caso nel mondo del marketing e degli influencer.

Gli influencer selezionati hanno ricevuto una scatola con i vini da degustare e un po’ di materiale per creare contenuti social. Il Consorzio Vino Chianti ha scelto, in questo modo, di puntare su una forma di pubblicità più qualitativa, mediata da figure in grado di incentivare il dialogo e la relazione. “Una mediazione – spiega Busi – di maggiore impatto della pubblicità tradizionale, che riesce a ridurre la distanza tra brand e consumatore finale. Questo connettore, soprattutto in un mercato nuovo, aiuta e favorisce il posizionamento del brand”. Una nuova strategia comunicativa che è “importante anche per sedimentare la reputazione del Chianti sul web – spiega Busi – creando quella base di informazioni on line poi disponibile a tutti”.

Ma le degustazioni normali, tanto amate dagli appassionati, non finiranno in soffitta. Riprenderanno appena si potrà, con tutte le iniziative promozionali in presenza già programmate sia a Mosca che a San Pietroburgo. “Un’occasione da sfruttare – conclude il presidente Busi – sia per le aziende già presenti, ma anche per quelle non ancora presenti che possono in questo modo facilitare il loro inserimento nel mercato russo attraverso un’attività di promozione social istituzionale”.

Non ci resta, per i più curiosi e pratici dei social, indicarvi i profili dei dieci influencer selezionati dal consorzio del vino Chianti: @Andrrresky; @vovaily; @drinkingwithdasha; @zpzlata; @mariguryeva_; @tastywithme; @kate.katkova; @merteuil_iness; @lenagudilina; @irina.fedoseenko

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