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Alla Fiorentina non basta l’orgoglio, l’Atalanta vince 3 a 2

- Sport
12 Aprile 2021

Tommaso Giacomelli

Una Fiorentina dai due volti quella vista nel posticipo domenicale al Franchi di Firenze. Gli uomini di Iachini hanno disputato un primo tempo sconcertante, fra i più brutti della stagione, al cospetto di un’Atalanta bella e organizzata. Gli oltre trenta punti di differenza si sono visti tutti nei primi quarantacinque minuti e solo grazie alle prodezze di Dragowski, la Viola è rientrata negli spogliatoi con solo due gol al passivo (entrambi a firma di Zapata). Nella seconda frazione di gara si è accesa una scintilla, in modo del tutto improvviso, che ha ridato carica e vigore alla squadra di casa, tanto da recuperare in meno di dieci minuti il doppio svantaggio. L’uomo della riscossa è stato Dusan Vlahovic, autore di una brillante doppietta e uomo squadra sempre più determinante,, nonostante la giovane età. Insieme al portiere polacco, è stato l’unico a lottare dal primo all’ultimo minuto, spendendosi in movimenti su tutto il fronte d’attacco e pressando gli avversari fino al triplice fischio finale.

La Fiorentina, quindi, con un po’ di orgoglio e irrazionalità è riuscita a recuperare una partita che sembrava impossibile da riprendere. Purtroppo la squadra di Iachini, mostra sempre il suo profilo peggiore e tre minuti dopo aver pareggiato, regala un calcio di rigore all’Atalanta per fallo di mano di Martinez Quarta (uno dei peggiori in campo). A trasformarlo ci pensa Ilicic, un ex sempre pronto a pungere la Fiorentina. Alla fine, ancora Dragowski tiene la Fiorentina in gara, ma la sfida finisce con una punizione di Biraghi gettata sulla barriera.

Il risultato conclusivo è forse più bugiardo di quello che si è visto sul campo di gioco. La Fiorentina è stata brutta e anarchica, con alcuni giocatori davvero lontani dalla sufficienza. Ambrabat è l’ombra del centrocampista visto a Verona, sulla sua prestazione pesano i tantissimi palloni persi, Martinez Quarta non è mai riuscito a tenere a bada Zapata, ma anche i suoi colleghi di difesa non sono stati da meno. Male anche i vari Castrovilli e Biraghi, mentre Kouame si salva solo grazie allo splendido assist per il secondo gol di Vlahovic.

La Fiorentina rimane a 30 punti in 30 gare, ma fortuna sua il Cagliari – che apre la zona retrocessione- resta lontano 8 lunghezze. Adesso la squadra di Iachini deve affrontare le due trasferte di Sassuolo e Verona, ma deve dare di più perché non può sperare di confermarsi in Serie A solo per i demeriti altrui.

 

Foto: Lapresse – Jennifer Lorenzini (ilGiornale.it)

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