Due anni e mezzo di indagini hanno portato i carabinieri forestali di Pistoia ad accertare centinaia di violazioni, amministrative e penali, a carico di decine di aziende agricole che utilizzavano prodotti chimici (insetticidi, fungicidi e diserbanti) senza autorizzazione al commercio. I controlli in questo campo sono molto delicati, perché si tratta di tutelare la salute dell’uomo oltre che di proteggere l’ambiente. Se non utilizzati in modo corretto, infatti, i fitofarmaci possono finire nella catena alimentare e creare non pochi problemi all’uomo.

Dopo alcuni controllo a campione, risultati sempre irregolari, il nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Pistoia ha svolto degli accertamenti mirati nei vivai o in aziende a produzione di ortaggi destinati a essere immessi nel circuito della grande distribuzione. Si è accertato che alcuni medi e grandi rivenditori di prodotti agricoli vendevano ai coltivatori toscani prodotti fitosanitari con autorizzazione del Ministero della Salute revocata già da molto tempo, in alcuni casi anche da diversi anni. Gli agricoltori, in molti casi ignari, provvedevano quindi a spargere sui terreni e sulle loro colture, anche agroalimentari, prodotti chimici che avrebbero dovuto essere invece destinati allo smaltimento come rifiuti speciali.

Il fatto che la normativa di settore preveda che i soggetti coinvolti nel commercio e utilizzo tali prodotti, proprio per la loro pericolosità per l’ambiente e per la salute pubblica, debbano essere muniti di apposito “patentino” esclude “l’ignoranza scusabile” e conferma il dolo da parte di queste aziende coinvolte che, in effetti, traevano un doppio profitto da tale condotta: da una parte risparmiavano i costi di smaltimento dei rifiuti speciali e dall’altra fatturavano introiti da prodotti in realtà invendibili.

Le indagini non si sono fermate a Pistoia, ma hanno riguardato altre l’intera Toscana, portando all’apertura di altri fascicoli presso la Procura della Repubblica di Firenze, con un traffico di prodotti fitosanitari con autorizzazioni del Ministero della Salute revocate, organizzato da alcuni rivenditori di prodotti per l’agricoltura delle provincie di Pistoia, Firenze, Prato, Pisa e Lucca.

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