Aveva registrato ben 1.721 prenotazioni, su Expedia, per la sua casa di Pelago, comune collinare di neanche 8mila abitanti tra l’Appennino, Pratomagno e la Valdisieve, a 25 km di Firenze. Tutte tra febbraio e marzo 2020. Com’è possibile? Conti alla mano si vede subito che qualcosa di strano c’è. Infatti erano tutte prenotazioni inventate, per truffare due colossi come American Express ed Expedia. All’uomo, un cinquantenne bresciano residente a Firenze, la procura fiorentina ha sequestrato quasi un milione di euro.

L’artefice di questo stratagemma è titolare di una ditta individuale (Promoting) con cui gestisce case e appartamenti per le vacanze, tra Firenze e dintorni. Per ciascuna prenotazione, come appurato dagli inquirenti, la società American Express anticipava a Promoting una somma pari al valore del soggiorno. La somma veniva poi rimborsata da Expedia alla società finanziaria. Le 1721 prenotazioni mai realmente avvenute sarebbero state registrate per la stessa casa, utilizzando un bug (un errore) nel frattempo risolto del sistema informatico.

L’unica verità è che quei soggiorni non erano mai avvenuti. Peraltro, tornando indietro con la memoria, un veloce riscontro sul calendario avrebbe riportato alla mente che nel marzo 2020 scattò il lockdown in tutta Italia, quindi sarebbe stato impossibile farsi una vacanza a causa del blocco dei viaggi e persino degli spostamenti.

Ma tutti quei soldi illecitamente incassati dove sono finiti? L’imprenditore li avrebbe fatti sparire, acquistando diversi beni, intestati ad alcuni familiari o conviventi. Dopo il sequestro dei suoi conti, disposto dal gip, gli uomini della Guarda di finanza hanno trovato solo 1200 euro. L’imprenditore dovrà rispondere del reato di frode informatica.

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