Fu il primo a realizzare un trapianto di trachea. La fama gli derivò da questa straordinaria operazione e da alcuni articoli, su prestigiose riviste scientifiche, in cui si parlava della sua tecnica rivoluzionaria. Originario di Viareggio ma nato a Basilea (Svizzera), dopo aver lavorato negli Stati Uniti, a Londra, Stoccolma e Barcellona, nel 2009 Paolo Macchiarini accettò la proposta della Regione Toscana e andò a dirigere, all’ospedale Careggi di Firenze, l’Istituto Europeo per le alte vie respiratorie. Nel 2012 finì nei guai con accuse molto pesanti: insieme ad alcuni colleghi (Fabio Mannini, Massimo Haus e Alessandro Gonfiotti) fu accusato di truffa, abuso d’ufficio e falso. Lui finì addirittura agli arresti domiciliari, con l’accusa di aver di aver suggerito/consigliato ad alcuni pazienti di farsi operare nelle cliniche a pagamento per evitare i lunghi tempi di attesa nel sistema pubblico, e di aver modificato le suddette liste. L’ospedale fiorentino liquidò immediatamente il chirurgo e la sua equipe. Dopo una lunga vicenda giudiziaria, e due assoluzioni (in primo grado e in appello) ora le accuse sono cadute persino in Cassazione. Macchiarini esulta, anche se non dimentica le sofferenze patite: “È stato un viaggio agli Inferi, nove anni di agognata e sofferta attesa, come nove i gironi dell’Inferno dantesco che naturalmente non vede soltanto me attore principale di questo viaggio ma anche altri colleghi e operatori dell’Azienda di Careggi di Firenze”.

Duro attacco a Enrico Rossi

Il chirurgo, che ora vive e lavora in Giappone, si toglie qualche sassolino dalle scarpe, prendendo di mira l’ex presidente della Toscana Enrico Rossi, che da assessore alla Sanità lo volle in Toscana: “Tre sono gli anni di operatività svolti a Careggi che sono bastati ad infangarmi e destabilizzarmi, sia come uomo sia come chirurgo. E a crearmi un esilio subendo una gogna mediatica strategica in quanto metodica, sistematica, violenta e persecutoria. Su Rossi ha sentenziato: “Tanto aveva promesso ma poi, nei fatti, mi ha abbandonato”.

Non si è fatta attendere la replica dell’ex governatore della Toscana: “Provo la stessa amarezza di Macchiarini, in quanto alla mia coerenza sul suo caso, rimando a tutte le posizioni pubbliche assunte in Consiglio regionale”. Rossi poi rintuzza Macchiarini: “Definito da qualcuno un Mozart della chirurgia, se però fosse stato più disponibile a seguire le regole e i metodi dell’organizzazione pubblica della sanità con ogni probabilità ci avrebbe messo nelle condizioni di conseguire un grande risultato, fare di Careggi uno dei principali centri europei della chirurgia toracica, obiettivo verso cui eravamo ben istradati grazie al lavoro dell’allora direttore di Careggi Valtere Giovannini”.

L’avvocato di Macchiarini, Francesco Bevacqua, sottolinea che le accuse a carico suo assistito si sono “disciolte come neve al sole”, ma “dopo nove lunghi anni e troppe battaglie, in grado di sfinire una persona, infirmandola nella salute e indebolendola nello spirito”.

 

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