Fa nome e cognome, Daniele Belotti, commissario regionale della Lega Toscana, per denunciare un uso improprio degli strumenti in dotazione alla scuola. “Abbiamo avuto alcune segnalazioni – spiega l’esponente della Lega – che una professoressa dell’Istituto Marco Polo di Firenze, Simona Della Valle, candidata per Italia Viva alle prossime elezioni regionali, utilizzerebbe una chat interna per le videolezioni per farsi propaganda. Un fatto che riteniamo inammissibile, poiché non è minimamente accettabile che si sfruttino canali legati ad una scuola per invitare gli studenti e i loro familiari a dare una specifica preferenza”.

“L’insegnante non è nuova a queste trovate – aggiunge Belotti – perché a fine luglio sul profilo Facebook della docente era evidenziato un collegamento diretto con una pagina ‘taroccato’ dell’Itt Marco Polo, nella quale veniva pubblicato un apposito banner di Italia Viva per augurare buon lavoro ai neo-presidenti di Commissione alla Camera dei Deputati, appartenenti al partito guidato da Matteo Renzi”.

“A fronte di tutto ciò – prosegue il responsabile toscano della Lega – preso atto che non si tratta della pagina ufficiale della scuola in questione, abbiamo quindi chiesto, tra le altre cose, al preside del Marco Polo se la stessa è stata autorizzata, visto che viene anch’essa utilizzata per scopi palesemente partitici. Ebbene – conclude Belotti – la nostra missiva è di alcuni giorni fa, ma ad oggi, non abbiamo avuto il minimo riscontro dal professore Ludovico Arte. Dobbiamo considerarlo come un silenzio-assenso alle estemporanee iniziative propagandistiche della professoressa?”.

La replica della professoressa

“Mai e poi mai all’interno dell’istituto ho parlato di elezioni – afferma Simona Della Valle -. Mi sento lesa nella mia libertà di parola e pensiero. Io quando c’erano le video lezioni nemmeno sapevo che mi sarei candidata, cosa che risale ad agosto. Ho parlato con qualche studente, soprattutto degli anni passati, li ho informati che avevo intrapreso questa avventura per la prima volta, ero contenta di comunicarlo. Nient’ altro. Le mie idee in classe nessuno le ha mai sapute, io sono a scuola per insegnare l’inglese. Nell’ultima settimana ho fatto i corsi di recupero, ma a ragazzi di seconda, che non votano nemmeno. In sei ore ho avuto a mala pena il tempo di finire il programma, figuriamoci se potevo parlare di politica. Sono impaurita da queste persone, sono azioni illiberali e fasciste. È vergognoso, sono molto indignata”

 

1 Comment

  1. E non potrebbe essere motivo di licenziamento in tronco? Denuncino la cosa non solo ai giornali, ma nelle sedi adeguate.

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