Nato a Lecce il 20 novembre 1977 Dario Rollo risiede a Cascina da circa venti anni. È laureato in Economia e Commercio all’università del Piemonte Orientale, Scienze Strategiche all’università di Torino e ha conseguito un master sui sistemi di qualità all’università La Sapienza di Roma. Ha frequentato l’Accademia Militare di Modena ed è Ufficiale superiore dell’Esercito Italiano. Sposato con Patrizia, ha un figlio, Giorgio, di 7 anni. Della famiglia fa parte anche Kyra, un labrador nero.

Partiamo da un gioco. Facciamo un salto in avanti di 10 anni. Lei non solo è stato eletto sindaco quest’anno, ma è stato anche riconfermato per il secondo mandato. La domanda che le pongo è questa: com’è Cascina nel 2030? In cosa è cambiata rispetto a oggi?
Immagino una città viva, curata, ben collegata con l’hinterland, dove i cittadini si muovono e parcheggiano più facilmente. Una città a misura d’uomo, con servizi efficienti e bellezze artistiche recuperate e a disposizione della comunità. Una comunità che rafforza il suo senso di appartenenza e guarda l’avvenire con positività.

A quali valori ispira la sua azione e cosa ritiene sia più importante quando uno decide di fare politica?
Certezza e concretezza nel fare, sostegno a chi è in difficoltà, impegno ed esempio nel lavoro, serietà ed onestà nella vita, dovere prima di tutto, rispetto degli altri, meritocrazia nelle valutazioni, coraggio e determinazione nelle scelte e nelle decisioni, fiducia e passione quotidiana. Nel fare politica bisogna ricordarsi di rimanere un semplice cittadino, un lavoratore come tanti e non tradire mai la fiducia dei propri concittadini.

Quando ha iniziato a fare politica?
Ho iniziato tardi, nel 2016 a Cascina, da semplice cittadino ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di metterci la faccia, di impegnarmi in prima persona e mettere a disposizione della comunità in cui vivo, le mie competenze ed esperienze accumulate in tanti anni di professione in Italia e all’estero. Partecipai ad una riunione e da lì mi fu chiesto di dare una mano concreta.

Mi può dire un difetto della sua parte politica? E il pregio più grande?
Essendo un civico e non collegato a nessun partito tradizionale, un difetto potrebbe essere quello di non avere un collegamento di una forza politica nazionale. Il pregio più grande è senz’altro il non avere condizionamenti esterni, ordini di “scuderia”, ma poter lavorare ed esprimersi sempre e solo nell’interesse della città e dei cittadini. Scegliere “cosa è giusto fare” e non “cosa conviene fare”:

Che giudizio dà dell’amministrazione cascinese del centrodestra?
Più che buona. Si è rimessa in piedi una situazione che nel 2016 stava precipitando, sia da un punto di vista finanziario che gestionale. Gli investimenti sul territorio sono ripartiti, la pressione fiscale è diminuita e sono state create ottime basi per affrontare il futuro in sicurezza e offrire grandi potenzialità. Esprimo rammarico per il comportamento di alcuni dei principali rappresentanti del centrodestra, che hanno pensato di allontanarsi anzitempo per incarichi più remunerativi e non terminare il mandato per il quale avevano ricevuto un preciso mandato elettorale dai cittadini cascinesi. D’altronde sono l’unico che è rimasto al suo posto a gestire il comune di Cascina in tutti questi anni. I cittadini di questo si ricorderanno senz’altro.

Facciamo un salto indietro di alcuni anni. Che giudizio si è fatto della sconfitta di Antonelli nel 2016?
Penso che la sinistra avesse perso il contatto con il territorio e la cittadinanza a causa anche della creazione di una classe politica autoreferenziale. Non lavoravano per i cittadini oramai da anni. Personalmente non conosco l’ex sindaco, ma dalle operazioni eseguite a livello amministrativo posso affermare che non erano le più vantaggiose ed idonee per la comunità.

Mi può indicare le sue tre priorità nel caso fosse eletto sindaco? E il rischio maggiore se vincesse il suo principale sfidante?
Investimenti su scuola, cimiteri, illuminazione pubblica, decoro urbano, impianti sportivi ed edifici di interesse storico; interventi sulle politiche sociali con il miglioramento dei servizi; settore impresa e commercio con un dialogo risolutivo e concreto con associazioni, imprenditori e commercianti. Il rischio maggiore sarebbe un ritorno al passato, con una gestione finanziaria “allegra” finalizzata al clientelismo a discapito degli interessi della comunità.

Nella campagna elettorale del 1994 si parlò, tra le altre cose, dei centri commerciali e dei rischi che avrebbero corso i piccoli negozi. Che strada vede, oggi, per rilanciare la vita fuori dai grandi magazzini?
Bisognerebbe ampliare le attrazioni, sia culturali che artistiche, sia recuperare architettonicamente gli edifici storici, nonché migliorare la viabilità creando nuove aree parcheggio lungo l’asse della Tosco-Romagnola e nelle zone più critiche della città. Questo, unito al rafforzamento della rete tra le attività del centro commerciale naturale permetterebbe una migliore e maggiore fruibilità per il cittadino delle vie del commercio e consentirebbe uno sviluppo delle attività di vicinato. In centro storico sarebbe necessario dialogare con le associazioni di categoria per rivedere il mercato settimanale, le aree pubbliche utilizzate dai locali e continuare con aiuti fiscali alle imprese e ai proprietari dei fondi.

Se dovesse essere eletto sindaco si impegna a rimanere in carica fino al termine del mandato?
Sono l’unico amministratore che è rimasto al suo posto in questo mandato. Devo aggiungere altro? Gli impegni presi con i propri concittadini sono sacri per me.

Le offriamo la possibilità di lanciare un appello a tutti gli elettori di Cascina. Dica pure…
Lista Valori e Impegno Civico con Dario Rollo sindaco. Un gruppo di cittadini per i cittadini e tra i cittadini, lontano dalle logiche partitiche e dai loro rappresentanti. Concretezza, serietà, impegno, esperienza e passione. Questo è quello che offriamo ai nostri concittadini. Lavorare sempre e solo nell’interesse di Cascina e dei cascinesi.

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