Dopo gli scatti ai Musei Vaticani l’influencer Chiara Ferragni ha scelto le opere d’arte della galleria degli Uffizi di Firenze, nell’ambito di un progetto che sta realizzando con la rivista di moda Vogue. L’imprenditrice dei social non ha resistito a pubblicare alcuni scatti su Instagram (dove ha 20,4 milioni di follower) che la ritraggono davanti ad alcuni dei capolavori più rappresentativi. Nel suo tour notturno Ferragni è stata accompagnata dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Questi ha poi raccontato come l’influencer sia rimasta letteralmente incantata dal Botticelli, non solo per la “Venere” e la “Primavera”, ma anche per “Le storie di Giuditta” e “L’adorazione dei Magi”. Ha suscitato l’ammirazione della Ferragni anche la Scultura del Laocoonte.

Dopo la visita l’account Instagram degli Uffizi ha pubblicato una foto della Ferragni con questo testo di accompagnamento:

I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli. L’ideale femminile della donna con i capelli biondi e la pelle diafana è un tipico ideale in voga nel Rinascimento. Magistralmente espresso alla fine del ‘400 da #SandroBotticelli nella Nascita di #Venere attraverso il volto probabilmente identificato, con quello della bellissima Simonetta Vespucci, sua contemporanea. Una nobildonna di origine genovese, amata da Giuliano de’ Medici, fratello minore di Lorenzo il Magnifico e idolatrata da Sandro Botticelli, tanto da diventarne sua Musa ispiratrice.

Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers -una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social – Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo.

Qualcuno si è scandalizzato del fatto che gli Uffizi abbiano pubblicato una foto della Ferragni. Forse è solo una questione di marketing: Ferragni, come dicevamo, ha 20,4 milioni di followers, l’account degli Uffizi solo 514mila. Non stiamo troppo a sottilizzare sulla macroscopica differenza. Far crescere i propri numeri sui social può essere utile anche a uno dei mostri sacri della cultura italiana. Pazienza se il risultato arriva grazie alla Ferragni.

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