Erano specializzati negli assalti alle banche, ma con una particolare caratteristica che li distingueva: portavano via gli erogatori di cassa (roller cash). Arrestati quattro albanesi che vivevano a Prato (un quinto è ricercato), accusati di aver messo a segno almeno sette colpi in altrettante filiali nelle province di Firenze, Prato e Pisa. Il bottino, complessivamente, è di circa 100mila euro. Prima di entrare in azione ogni volta rubavano dei veicoli, spesso pesanti, di cui si servivano per asportare gli erogatori di banconote.

L’indagine è partita nel gennaio scorso dai carabinieri di Scandicci (Firenze), coordinati dal sostituto procuratore Antonino Nastasi. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato nel momento in cui è emersa l’intenzione, da parte di alcuni indagati, di darsi alla fuga ma anche perché, per recuperare il “tempo perso” a causa della chiusura forzata per la pandemia, i malviventi avrebbero pensato di intensificare la loro attività criminosa.

Gli arresti sono avvenuti all’alba di domenica 14 giugno, con l’impiego di numerosi militari dell’Arma e l’ausilio di unità cinofile anti-esplosivo ed antidroga. Tre indagati sono stati rintracciati e arrestati subito, un quarto è stato individuato e fermato nel Bolognese nella nottata del 16 giugno. È ancora ricercata una quinta persona. Durante le perquisizioni i carabinieri hanno sequestrato 18mila euro in banconote di grosso taglio e numerosi attrezzi utilizzati per entrare nelle banche e scassinare gli erogatori. Perquisita l’abitazione di una persona residente a Pistoia: è sospettata di aver fatto il “palo” in un episodio incriminato. Nei suoi confronti, però, non sono state emesse misure cautelari.

Gli indagati, di età compresa tra 24 e 36 anni e già noti alle forze dell’ordine, si trovano ora nelle case circondariali di Prato e Bologna.

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