Meglio chiudere al traffico e pedonalizzare il lungomare. La richiesta all’amministrazione comunale di Pisa arriva dal direttivo di Confcommercio Marina di Pisa. Ma non tutti sono d’accordo tra i commercianti. Confesercenti protesta e fa sentire la propria voce. Nella discussione si inserisce anche un’associazione, la Fiab di Pisa (Federazione italiana ambiente e bicicletta) e la polemica si infiamma.

“È fortissima la necessità di ripartire dal litorale pisano come elemento di punta per il turismo di tutta la città – afferma Confcommercio Marina di Pisa -. Occorre procedere a tappe serrate per la riqualificazione di un tratto di costa affacciato direttamente sul mare, senza ostacoli di sorta e con una vista straordinaria. La nostra richiesta all’amministrazione comunale è quella di una pedonalizzazione di tutto il lungomare, nel tratto compreso tra piazza delle Baleari, lungo via della Repubblica fino all’altezza della rotonda del Bagno Foresta, dal 1° giugno fino al prossimo 15 settembre. La richiesta risponde contemporaneamente ad una serie di interessi molteplici: da un lato, un rilancio opportuno per negozi e locali della passeggiata, con la possibilità di ampliare suolo pubblico e offrire un servizio sicuro per i clienti e sufficientemente remunerativo per le stesse attività. Dall’altro lato, per agevolare, incentivare e promuovere una fruizione sicuramente più gratificante di tutto il tratto di costa interessato. Non possiamo dimenticare che il diffondersi del Covid ha letteralmente stravolto i comportamenti consolidati e che partendo da una straordinaria difficoltà, ci richiama tutti alla sfida di un nuovo modello di promozione turistica e di valorizzazione sostenibile di questo straordinario paesaggio. E noi imprenditori di Marina di Pisa siamo pronti a cogliere questa sfida fino in fondo”. Federico Pieragnoli, direttore Confcommercio Pisa, condivide la richiesta: “Supportiamo gli imprenditori del litorale in questa richiesta che ci appare piena di buonsenso e perfettamente in sintonia con il tempo drammatico e straordinario e con le esigenze che le imprese in particolare della ricettività e del turismo si trovano già adesso ad affrontare.

Confesercenti non ci sta: “È anticommerciale”

“La proposta di chiudere il lungomare di Marina tutti i giorni h24 è irricevibile e soprattutto anti commerciale”, tuona Alessandro Cordoni, presidente Conferesercenti Litorale. “Sembra quasi tagliata su misura per una sparuta minoranza di operatori che non considerano l’interesse non solo della maggioranza, ma anche dei residenti. Non comprendiamo davvero come si possa formulare una simile richiesta dopo che, per anni, la stessa associazione aveva sparato a zero contro gli stalli blu sul lungomare per favorire la sosta. Senza considerare che le attività commerciali non sono solo ristorazione. Esperimenti di chiusura totale sono già stati fatti negli anni passati con immediata marcia indietro. Piuttosto pensiamo a mettere in sicurezza il percorso ciclabile per consentire la convivenza in sicurezza con le auto”.

Fiab: “Occasione di riqualificazione e volano per il rilancio”

L’iniziativa riceve il plauso dell’associazione Fiab di Pisa: “Abbiamo molto apprezzato l’intervento di Barbara Benvenuti, presidente del direttivo Confcommercio di Marina di Pisa, che ha proposto di chiudere al traffico il lungomare. Ormai da tempo è risaputo che le aree pedonali sono elementi di attrazione funzionali al commercio, ed avere spazi dove far rifiorire la socialità è ancora più importante ora che è necessario mantenere le distanze. Risultano pertanto incomprensibili le esitazioni di Confesercenti, che sembra impegnata in una battaglia di retroguardia, come se l’immobilismo fosse la soluzione alle difficili sfide della fase post-pandemica. Bisogna invece guardare avanti: la pedonalizzazione del lungomare di Marina sarebbe una formidabile occasione di riqualificazione ed un volano per il rilancio. Con questa trasformazione il litorale si doterebbe di un eccezionale elemento di attrazione, con benefici immediati non solo per le attività del lungomare, ma per Marina tutta. Tra l’altro tra circa un mese sarà completata la pista ciclabile che arriva fino al mare correndo sul resede del trammino: pensate come sarebbe bello poter offrire una passeggiata sul lungomare libero dalle auto ai molti che verrà uno da Pisa in bicicletta”.

Confesercenti: “Cercano solo visibilità”

In prima linea per respingere le ipotesi di chiusura totale del lungomare di Marina questa volta c’è il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord, Simone Romoli: “Fiab Pisa è l’associazione che organizzò un flash mob per contestare lo spostamento di 30 metri di due rastrelliere durante la riqualificazione di Via Oberdan. Una strada che, secondo loro, doveva rimanere un parcheggio di biciclette invece di fare due passi salutari. Questo la dice lunga sull’attendibilità delle loro posizioni.. Crediamo che non spetti ad una associazione di ciclisti disquisire sull’impatto economico della chiusura del lungomare di Marina. Provvedimento che tra l’altro, forse a Fiab Pisa è sfuggito, rende off limits la strada anche alle due ruote”.

“Innanzitutto sono gli stessi commercianti ed operatori marinesi – spiega Romoli – a bocciare questa ipotesi che non trova alcun ritorno concreto. Come si fa a pensare che in piena estate il lungomare chiuso al traffico la mattina o nelle ore più calde del pomeriggio possa portare beneficio alle attività commerciali. Per quanto riguarda la posizione di Fiab ci sembra fuori luogo perché disquisisce su questioni che non hanno nessuna attinenza sui ciclisti. Ciclisti che, lo ribadiamo, non avrebbero alcun vantaggio dalla pedonalizzazione del lungomare visto che le due ruote sarebbero vietate. Oramai in questa città – dice ancora Romoli – intervengono un po’ tutti su vicende legate al commercio e all’economia di famiglie, forse per cercare visibilità a basso costo: Fiab è solo l’ultima di questo elenco”.

La conclusione di Confesercenti Toscana Nord: “La chiusura h24 del litorale crediamo sia morta ancora prima di nascere, considerando che anche dirigenti dell’associazione che ha proposto l’idea hanno espresso perplessità. Tra l’altro il Comune ha ben chiaro come una chiusura debba essere preceduta da una riqualificazione, con tanti progetti già sul tavolo come ad esempio le pedane in legno sulle spiagge di ghiaia. Ribadiamo comunque la proposta nostra e del Ccn di Marina di Pisa, seria e coerente con la situazione attuale, ovvero disponibilità per una chiusura totale dalle 12 del sabato alla notte tra domenica e lunedì, insieme a una sperimentazione tutti gli altri giorni dalle 17, ipotesi che ha già il via libera della stragrande maggioranza degli imprenditori marinesi”.

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