Il Carnevale di Viareggio incorona il vincitore. Il carro allegorico più apprezzato dalla giuria è “Home sweet home” di Lebigre-Roger. È quello che vedeva Greta Thunberg protagonista, incentrato sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Il carro era ispirato al “mago di Oz”. Secondo piazzamento per “Robotika” di Luigi Bonetti, con a tema l’intelligenza artificiale. Sul podio, al terzo posto, i fratelli Cinquini con il carro “Idol”, che vedeva protagonista Cristiano Ronaldo.

Il primo classificato tra i carri di seconda categoria (per certi versi una vittoria annunciata) è “A caccia di un lieto fine“, una grande allegoria sormontata da due gigantesche tigri (di Luca Bertozzi); al secondo posto “S’ì fosse foco” di Luciano Tomei. Terzo classificato “Quei gran geni di…”, di Priscilla Borri e Antonino Croci.

Delusione per Edoardo Ceragioli, autore del carro (con Matteo Salvini) “Amaro Italiano“. L’ultimo posto, unito al medesimo risultato dello scorso anno, ha causato la retrocessione dalla categoria “Carri piccoli” a quella “Mascherate in gruppo”. Non mancano le polemiche. “Purtroppo avere un bel messaggio non conta”, reclamano alcuni carristi. Mentre c’è non riesce a trattenere la rabbia: “È uno scandalo, manca poco che retrocedi. Ma dove vogliamo andare?”. A Viareggio, come si vede, il Carnevale viene vissuto molto seriamente. Per un mese si ride, si balla e si scherza ma, alla fine, la classifica è temuta peggio dei risultati delle elezioni.

Foto di Catia Mellano

 

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