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Isolamento per il coronavirus, scontro tra i cinesi di Prato e il presidente Rossi

- Politica
24 Febbraio 2020

L’allarme per il diffondersi del coronavirus continua a tenere banco. In Toscana si assiste a una polemica, dai toni molto duri, tra chi chiede alla Regione di allestire strutture temporanee per accogliere i cinesi provenienti dal loro Paese, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che risponde “non se ne parla”. Cerchiamo prima di tutto di spiegare bene che tipo di richiesta (e da chi) è stata fatta. Xu Qiulin, volto noto della comunità cinese di Prato, ha fatto sapere che 600 suoi concittadini sarebbero pronti a rientrare in Italia ma non avrebbero un posto dove andare per porsi in quarantena volontaria. La richiesta è abbastanza esplicita: o ci dite dove farli stare (che vuol dire “forniteci delle strutture adeguate”) oppure li lasceremo al loro destino, senza un alloggio.

Una richiesta pressante che Rossi respinge sul nascere: “Sentiamo dire di alcune centinaia di persone che starebbero per tornare dalla Cina senza avere una casa e che chiedono a noi di istituire centri di isolamento a Prato. Sia chiaro: non allestiremo strutture temporanee che risolvano problemi di domicilio per chi non ne ha uno adeguato, come invece ci viene chiesto dagli imprenditori cinesi di Prato che adesso annunciano di voler negare gli alloggi a chi rientrerà dalla Cina, generando così situazioni di sfruttamento e illegalità. Se ne restino in Cina. Le disposizioni del ministero – prosegue Rossi – parlano con chiarezza di una quarantena a domicilio volontaria sotto sorveglianza attiva da parte degli operatori sanitari. Solo in casi eccezionali di condizioni igieniche ambientali, ripete ancora l’ordinanza, le aziende sanitarie hanno l’obbligo di disporre soluzioni alternative equivalenti al domicilio quanto a efficacia di isolamento e di controlli. Voglio essere chiaro – prosegue Rossi – invito la comunità cinese e il console a garantire che coloro che sono senza domicilio adeguato non ritornino in Toscana. La questione ha un evidente risvolto nazionale e pertanto chiederò che anche il governo intervenga nei confronti delle autorità cinesi”.

Il botta e risposta tra Rossi e la comunità cinese di Prato riporta al centro dell’attenzione le preoccupazioni dei giorni scorsi sollevate da Stefano Mugnai ed Erica Mazzetti, deputati di Forza Italia. I due esponenti avevano sottolineato che a Prato c’è “un rischio infezione più alto perché molti cinesi vivono e lavorano nei capannoni”. Vere e proprio fabbriche-dormitorio, in cui le situazioni igieniche lasciano molto a desiderare. Circa 1500 cinesi sarebbero già rientrati a Prato dal loro Paese. All’appello, secondo alcune stime, ne mancherebbero ancora un migliaio.

“Non basta sospendere i voli diretti da e per la Cina – ha detto ai microfoni di Sky Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia – servono controlli soprattutto per quelli indiretti. Non è tollerabile che in Italia si possa rientrare tranquillamente prendendo voli che effettuano scali come accaduto anche per i 2500 cinesi rientrati a Prato dal loro capodanno. Proprio per questo chiedo che queste persone vengano messe subito in quarantena obbligatoria. Senza alcuna polemica ma con il massimo spirito di collaborazione, invito il presidente della Toscana Rossi ad agire immediatamente. Bisogna smetterla di scherzare con la salute dei toscani e degli italiani”:

L’esposto della Lega contro il presidente Rossi

Il gruppo della Lega in Regione e i parlamentari toscani della Lega sono convinti che Rossi abbia tenuto un comportamento “non adeguato a fronteggiare l’emergenza coronavirus” e per questo hanno deciso di presentare un esposto alla Procura di Firenze. Nel documento si contesta a Rossi anche l’affermazione fatta sui social network in cui etichetta come “fascioleghisti” tutti coloro che “sul delicato tema sanitario non la pensano come lui”.

 

 

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Giornalista.

13 Commenti
    Sergio

    I Cinesi non possono ritagliarsi un “quartiere Stato” da gestire in proprio. E’ lo Stato attraverso le Regioni e altre Istituzioni che devono fare i controlli poi ogni buona iniziativa è ben accetta. A Prato e in tutta Italia servirebbe un censimento reale delle presnze straniere proprio per avere contezza di ciò che serve a livello Sanitario e sociale. Purtroppo la politica del PD, a mio avviso, contrasta col buon senso comune.

      Moreno Lunardi

      Rossi le elezioni sono alle porte , da toscano posso solo dirti che per me andresti arrestato , quale responsabile dei casi che stanno scoppiando in Toscana ! Hai dato del fascioleghisti a chi ti aveva chiesto di controllare chi rientrava dalla Cina. Bene , adesso, a mostre spese iniziano a raccogliere i frutti che hai seminato . Devi dimetterti!

    dellelmodiscipio

    Ma se questi cinesi dormono nei capannoni, è un posto inadatto all’isolamento? Ci sarà una separazione fra le officine e l’alloggio? E cessare l’attività per 20 gg? Quel che sbaglia Sua Eccellenza il Granduca 3
    è dire “restino in Cina”: quando fra qualche mese ritornassero a Prato ci sarebbe la stessa questione della quarantena. Comunque il datore di lavoro ha fatto solo una richiesta.

    cecco61

    I comunisti fanno casino e poi se ne lavano le mani dando la colpa agli avversari politici. Se i cinesi arrivati dormono ammassati nei capannoni qualcuno gliel’ha lasciato fare quando avrebbe invece dovuto intervenire. Se hanno anche contribuito ad alzare il PIL della sua regione, di cui va fiero, ora se ne lava le mani e gli dice di restarsene a casa loro. Però non vale per gli immigrati africani i quali non hanno dove stare ma la zecca rossa si guarda bene dal chiedere al Governo interventi coi paesi di provenienza. Ma è mai possibile che i sinistri ogni volta che aprono bocca sanno solo dire idiozie contraddicendo quanto affermato 5 minuti prima? E che dire della marea di idioti che ancora si riconoscono in questi loschi figuri?

    GF

    Intanto 16 sono già alle porte di Firenze arrivati via terra dalla Germania dove sono arrivati in aereo. Certo, per il governatore della regione forse è meglio che arrivino alla spicciolata, in mezzo a tanti altri, in silenzio e poi, proprio come dice il governatore, dopo un po’ quelle due linee di febbre spariranno

      Giovanni Beschi

      Se succede qualcosa il ROSSO KOMUNISTA ne trarrà le CONSEGUENZE spiace che a pagare siano solo i cittadini..

        Giovanna Cellini

        Rossi e Biffoni state scherzando con il fuoco. Certo non avete competenze specifiche come virologi, come d’altronde neanche il Premier vostro corregionale. Ma almeno lui ha detto di evitare gli assembramenti, e quindi cosa aspettate a chiudere subito le scuole, dopo i due casi coclamati di contagio a Firenze e Pescia? Poco fa il Presidente della Regione Marche ha deciso la chiusura delle scuole fino al 04 marzo per un caso di contagio a Cattolica. Prima che sia troppo tardi, fatelo anche voi!!!

    Abimelek

    Li possono mandare a dormire di notte nei loculi ancora liberi al cimitero di Pisa. Tanto sono abituati anche nei loro aeroporti a fare il sonnellino in luoghi similari impilati uno sull’altro e non soffrono di claustrofobia. E per di più, se sono ammalati, li possono lasciare lì e dopo una buona mazzuolata fine vita murare il loculo stesso. Più economico e geniale di così…

        Tiziana marra

        La cosa giusta da fare e mettere tutta l’Italia in quarantena .in casa proprio .e poi no fare piu entrare nessuno nemmeno s l’italiano no solo i cinesi . Fin’ora tutto cio che si comprava veniva dalla cina ,tutto insieme li vedete come gli unici colpevoli . Io n ho mai comprato da loro , andavo nei negozi italiani , anche se leggevo proveniente dalla cina .sono dpsventata anch’io cio tre bimbi ma no me ls prendo cn loro , sono vittime anche loro.

    Marco

    In questo caso proporrei veramente un censimento dei cinesi e controlli a tappeto visto che nn è mai stato fatto.
    E controlli serrati si passaporti provenienti dalla Cina. A tti gli aereoporti e stazioni ferroviarie.
    Nn si scherza con la salute .

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