La Guardia di finanza di Pistoia in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha scoperto una maxi frode fiscale nel commercio di carburanti. Sequestrati diversi beni mobili e immobili, più conti correnti di 17 persone coinvolte a vario titolo e residenti nelle seguenti regioni: Toscana, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Lazio e Lombardia. Sedici gli immobili sequestrati, tra cui una villa con piscina nel Pistoiese,  una casa in Costa Smeralda, cinque distributori di benzina e un deposito di oli minerali. Tra i beni sequestrati anche diciotto orologi di pregio (valore complessivo 400mila euro) che sarebbero stati acquistati con i proventi dell’attività illecita.

Il valore dei beni sequestrati, secondo l’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Pistoia, è pari a 55 milioni di euro (corrispondente alla frode accertata nell’ambito della verifica fiscale eseguita). La Guardia di finanza spiega che tali beni dovrebbero consentire un effettivo recupero di gettito per l’Erario.

Lo schema utilizzato per la truffa

Venivano utilizzate le cosiddette “società cartiere”,  amministrate da prestanome. Esse figuravano come acquirenti di di ingenti quantità di prodotti petroliferi. Si faceva uso anche di false “dichiarazioni di intento”, che permettavano l’acquisto di carburante senza applicare l’Iva.

 

 

 

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