Per uscire dalle polemiche il candidato del centrosinistra per la Regione Toscana, Eugenio Giani, ne fa una questione numerica: se a sostenermi saranno 5-7 liste allora la mia non servirà. Per ora le liste sicure sono tre: Pd, Italia Viva e 2020 a Sinistra-Articolo 1. Ma nella variopinta galassia della sinistra toscana i soggetti politici che hanno dato il proprio sostegno all’esponente del Pd sono almeno una ventina. Vediamo quali sono: “Comunità civica toscana” e altre realtà che stanno dialogando. +Europa, Calenda e i Liberali (si presenteranno insieme?).

Resta da capire cosa faranno altri raggruppamenti già esistenti nella politica regionale, quali Italia in Comune e Italia dei Valori. Infine nell’appello dei possibili pretendenti per un posto al sole ci sono anche Toscana nel cuore (del fuoriuscito dal M5S Gabriele Bianchi), Demos, Partito socialista, Toscana al Centro, Laburisti e Partito repubblicano.

Siu era parlato della lista Giani per emulare il caso Bonaccini, vittorioso per il centrosinistra in Emilia Romagna. Il più ostile, preoccupato che gli potesse sottrarre linfa vitale, fin dall’inizio è stato Renzi. L’ex premier può dirsi soddisfatto di fronte alla frenata di Giani. La cosa che più conta, ha detto Giani, è che le liste a suo sostegno si raggruppino, al massimo in sei o sette: “Se si compongono queste liste quella del Presidente non serve”. Averne venti sarebbe un boomerang. Entro un mese circa sapremo come andrà a finire. L’appuntamento, fissato da Giani, è il 9 marzo al Tuscany Hall: nel grande evento elettorale che ha in mente il candidato del Pd vuole coinvolgere anche la coalizione. E far vedere che, nonostante la lista lunghissima di sigle, c’è unità tra tutte le forze.

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