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Stop all’aeroporto, il Consiglio di Stato taglia le ali a Firenze

- Economia
14 Febbraio 2020

Dire che il caso è chiuso e che l’aeroporto di Firenze non sarà ampliato è ancora presto, di certo la decisione del Consiglio di Stato blocca tutto e rimanda la palla alla politica, che se vorrà andare avanti sul progetto non potrà tenere conto delle decisioni arrivate dal massimo organo della giustizia amministrativa. Riepiloghiamo subito cosa è accaduto: giovedì sera il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Toscana Aeroporti contro la sentenza del Tar che l’anno scorso aveva bloccato il decreto di Via (Valutazione di impatto ambientale) per l’ampliamento di Peretola, accogliendo i ricorsi presentati da sei comuni contrari all’opera.

Esultano i comitati contrari all’ampiamento. Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi (centrosinistra), è stato il primo a dare la notizia: “Questa sentenza mette la parola fine ad una vicenda che si è protratta troppo a lungo e che ha visto la politica venire meno ai propri compiti. I giudici hanno riconosciuto la fondatezza delle ragioni portate avanti da sei comuni e delle preoccupazioni di quasi 400mila cittadini. Finalmente abbandoniamo un progetto incompatibile con il nostro territorio, in contraddizione con la sfida al cambiamento climatico, realizzato nell’interesse di pochi con tanti soldi pubblici”. Stringato il commento di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e grande sostenitore del progetto: “Aspettiamo di leggere le carte e poi daremo una risposta circostanziata. In ogni caso andremo avanti”.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella (Pd), non demorde: “Prendiamo atto della sentenza. Studieremo le motivazioni con grande attenzione. Ma quel che è chiaro è che il Consiglio di Stato non ha bocciato il progetto della nuova pista, ma la procedura di Via. Ci prepariamo a chiedere a Toscana Aeroporti e ai ministeri competenti di riattivare la procedura sulla base delle indicazioni emerse dal Consiglio di Stato. Resta più che mai la determinazione politica a realizzare la nuova pista, un’infrastruttura fondamentale per Firenze e per la Toscana”.

Il primo cittadino di Pisa, Michele Conti (Lega), fatica a nascondere la propria soddisfazione: “La sentenza mette la parola fine sul potenziamento dello scalo fiorentino. Ne prendiamo atto, chiedendo a questo punto con maggior forza a Toscana Aeroporti di garantire gli investimenti programmati per l’aeroporto Galilei di Pisa, che rimane la principale porta di accesso alla Toscana. Quella di Conti non è l’opinione di tutta la Lega, che già con il leader Matteo Salvini aveva riconosciuto il diritto di Firenze di avere un aeroporto adeguato. Resta da capire se questa “batosta” verrà utilizzata, o meno, per cavalcare l’onda del malcontento, sottolineando l’incapacità della sinistra di realizzare i progetti importanti. La Lega, infatti, parte subito all’attacco parlando di sconfitta per il Pd. In una nota Elisa Montemagni (capogruppo in Consiglio regionale), Federico Bussolin (capogruppo in Consiglio comunale di Firenze) e Alessandro Scipioni, segretario provinciale fiorentino della Lega sottolineano che “la sentenza del Consiglio di Stato pone, probabilmente, ma non ne siamo assolutamente convinti, la parola fine ad una lunga sequela di polemiche fra il Pd del capoluogo regionale e i sindaci della Piana. L’ennesimo esempio di come dalle troppe e spesso vacue parole, poi chi amministra Firenze e la Toscana non sappia mai trarre fatti concreti a favore dei cittadini. Lo stop è una pesante sconfitta per il Pd, ovviamente e principalmente Giani compreso ed il tutto deve essere però visto come una generale necessità a rivedere su larga scala l’intero comparto infrastrutturale della regione che è in palese ed atavica sofferenza. Il progetto aveva diverse falle ed è stato perso, dunque, del tempo prezioso, oltre a non pochi soldi, per trovare una quadra veramente idonea alla risoluzione della problematica; si prenda esempio da altre regioni virtuose sul tema, come la Lombardia e si faccia, in primis il candidato governatore del Pd, un doveroso mea culpa”.

Com’era prevedibile subito si è scatenata la polemica politica, con risvolti campanilistici non secondari. Oltre ai comuni contrari all’allungamento della pista, infatti, c’è un’ampia fetta di Toscana, quella sulla costa tirrenica, che non ha mai visto di buon occhio il progetto Peretola, considerato dannoso per l’aeroporto di Pisa. Sembra di essere tornati indietro di secoli con l’eterna diatriba tra pisani e fiorentini che riemerge più forte che mai, combattuta per motivi economici e per egemonia geopolitica. Gli schieramenti sono trasversali. Troveremo, sia a destra che a sinistra, chi sta per Firenze e chi per Pisa. L’unica forza politica che si è sempre detta contraria all’ampliamento di Firenze è il Movimento 5 Stelle. Che non a caso oggi commentando la sentenza del Consiglio di Stato parla di storica vittoria. “La sentenza segna la vittoria di Davide contro Golia – dichiara Irene Galletti, candidata M5S la presidenza della Regione -.  Un gruppo di cittadini comuni riuniti in comitati spontanei ha avuto la meglio su chi per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo in Toscana e che ora si ritrova con un pugno di mosche in mano. Renzi e i suoi, con la complicità di parte del Partito democratico, hanno provato a forzare la mano per ottenere il via libera a un’opera inutile che avrebbe danneggiato il territorio attorno a Firenze, ma hanno trovato nei giudici baluardo invalicabile. Non mi faccio illusioni, ma mi auguro, a questo punto, di non sentir più parlare di questo progetto che era diventato più che altro un capriccio”. Con una punta di sarcasmo Galletti si dice dispiaciuta “per il neo candidato governatore Eugenio Giani che proprio sul nuovo aeroporto di Peretola ha fondato la sua campagna elettorale. Ha puntato su un cavallo zoppo”.

Simona Bonafè, segretaria del Pd Toscana, prende tempo: “Una volta che saranno esaminate le motivazioni della sentenza, resta in piedi la necessità di dotare Firenze e la Toscana di uno scalo all’altezza delle esigenze di modernizzazione. Per questo riteniamo che si debba andare avanti nella direzione dello sviluppo di Peretola e della nuova pista, prendendo atto della sentenza e rispettando le indicazioni emerse. Le infrastrutture sono la base di una regione competitiva”.

Marco Stella (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale, osserva che “è una pessima giornata per chi si è sempre battuto per lo sviluppo dell’Aeroporto ‘Amerigo Vespucci’ di Firenze. Nella motivazione con cui il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Toscana Aeroporti, si evidenzia ‘la necessità di rinnovare il procedimento, ivi compresa la valutazione relativa all’eventuale istituzione di un osservatorio ambientale e alla sua composizione’. Bene, ripartiamo da qui e allo stesso tempo esprimiamo l’auspicio che tutti i soggetti pro Peretola coinvolti, ricorrano in Cassazione”. Stella osserva poi che due giorni fa “il 30% dei voli sono stati cancellati o dirottati su altri scali a causa del vento forte. Non è più pensabile andare avanti così, con 1.000 voli dirottati o soppressi ogni anno e decine di migliaia di passeggeri persi a causa di condizioni meteo avverse: sono numeri intollerabili per una Regione moderna. Per l’Amerigo Vespucci di Firenze è sempre più urgente procedere con la nuova pista da 2.400 metri, che eviterebbe queste complicazioni e questi danni per il sistema economico fiorentino e toscano. L’ammodernamento dello scalo fiorentino costituisce un bene pubblico irrinunciabile per le decine di migliaia di imprese attive in Toscana e un elemento indispensabile per i cittadini che vi lavorano, oltre che per i milioni di turisti che visitano ogni anno la nostra terra”. Marco Cellai, capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Firenze, rincara la dose sottolineando che “è una sconfitta non solo per Firenze ma per tutta la Toscana. Il nuovo aeroporto rappresentava un’enorme occasione di lavoro, un’opportunità di crescita per l’economia fiorentina e toscana. Il sistema aeroportuale toscano, senza l’ampliamento di Peretola, resta fermo al palo”.

Vediamo ora cosa dice Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla Regione, tirato in ballo dalle opposizioni che parlano di lui come del vero grande sconfitto. “La modernizzazione dello scalo di Firenze Peretola, il suo miglior inserimento nel contesto urbanistico e ambientale della Piana fiorentina grazie alla pista parallela all’autostrada, è obiettivo imprescindibile per il sistema infrastrutturale aeroportuale toscano. Le sentenze, prima del Tar e poi del Consiglio di Stato, non incidono sull’indirizzo alla realizzazione, confermata da otto anni nell’assemblea rappresentativa regionale della Toscana, ma si riferiscono alla redazione corretta e approfondita di documenti che accompagnano la Via – aggiunge Giani – Lette in dettaglio le prescrizioni e una volta analizzati gli aspetti della Via in grado di superare le eccezioni poste dalla giustizia amministrativa, l’iter per la realizzazione della importante opera potrà riprendere. La pista parallela all’autostrada è necessaria per lo sviluppo dei collegamenti in Toscana, il tutto nel rispetto degli interventi di valorizzazione ambientale dei territori coinvolti”.

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Giornalista.

5 Commenti
    Maurizio nGiannotti

    Cattivi quelli del Consiglio di Stato. Il Renzino ci voleva far atterrare l’aereoplanino!!!

    remo balestra

    con le colline sotto testata pista e l’ autostrada dalla parte opposta, è da inresponsabbili volere allungare la pista ,poi per che cosa ? bastano qualche volo in più,con aerei adeguati….parlo per esperienza diretta quando con il DC.9 ATI si faceva la tratta FCO-FRL, il resto è nella fantasia del toscano di periferia,col suo renziAIRFORCE , ANCORA SUL GROPPONE DELLA COMUNITA’ Italiota

    Esiliato

    Perché rischiare incidenti ampliando una struttura che e vecchia e superata.
    Invece si dovrebbe investire sull’ampliamento di Pisa che e’ sempre stato lo “storico”aeroporto toscano. Pisa ha bisogno di una nuova sezione di screening dei passeggeri in partenza . Sarebbe di grande aiuto anche una linea di bus , complementare per i viaggiatori, che colleghi regolarmente gli aeroporti di pisa e firenze.
    Conclusione, lasciamo firenze come e’ ed ampliamo Pisa.
    PS. il pisano che ha scritto il pezzo sarà felice…….

    Alberto Chicchini

    Vogliono i ciuchini e ed i lumi ad olio. Allora saranno contenti.

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