Ricordate la vicenda della professoressa di una scuola media di Firenze che, in classe, avrebbe detto ai suoi ragazzi che Liliana Segre parla di Shoah solo per farsi pubblicità? La vicenda ha suscitato un grande clamore, com’era inevitabile. Intanto si apprende che il preside della scuola, Arnolfo Gengaroli, ha avviato l’iter per l’allontanamento dell’insegnante.

Come prima mossa il dirigente scolastico ha inviato un’email alla docente, chiedendole di non presentarsi a scuola oggi. E, sempre oggi, saranno avviate le pratiche per una sospensione urgente. Secondo il dirigente scolastico la sospensione è utile sia per la diretta interessata (che si troverebbe a lavorare in una situazione potenzialmente ostile) che per l’istituzione scolastica. La richiesta di adottare un provvedimento nei confronti della professoressa era stata avanzata dagli altri docenti della scuola, con una lettera inviata al preside in cui si sono dichiarati “offesi” e non disposti ad ammettere alcuna giustificazione da parte dalla collega.

“La sospensione – ha aggiunto il preside – richiede un iter lungo e articolato e oltre una certa fase non compete più al dirigente scolastico dell’istituto ma agli organismi superiori, ma intanto le ho chiesto di non presentarsi a scuola a partire da domani (oggi, ndr) lunedì”.

Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervenuta su quanto accaduto ha detto: “Questi episodi non devono assolutamente accadere. Il ministero dell’Istruzione nel rispetto delle regole ha sentito gli uffici scolastici territoriali che opereranno come da norma. Io condanno aspramente qualunque episodio di questo genere”.

 

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