Andrea Gelli

Novantaseiesimo minuto, Gradinata. Il commento più intelligente che sento mi arriva da un saggio ottantacinquenne che chiosa: “Speriamo che porti bene come l’anno scorso”. Si riferisce evidentemente alla partita di 365 giorni fa persa clamorosamente 0-2 con la fenomenale Pro Patria, e l’epilogo estivo…

Il resto tutto negativo, il risultato, la prestazione, gli episodi, i bubbolii, la mancata scivolata dai gradoni di chi sfollava all’80° minuto scuotendo il capoccione… Insomma, non ne è andata dritta una. Come se chi, a ridosso del suo compleanno, ci godesse a sentirsi paragonare ad animali e oggetti di variabilissima foggia (scusate il termine).

Però, sole di Dicembre, 23 punti e girone ancora da girare, squadra che c’è eccome, non solo in infermeria ma anche in campo, alcune individualità in personale crescita e, soprattutto, il pubblico fantastico non sfollante che tifa fino alla fine a prescindere dal risultato (d’altronde, cosa voi che sia un 1-3 quando sei andato e tornato da Trapani?) che ti fa gonfiare il petto anche quando sei a 400 km dalla Gradinata.

Buon Natale, che poi a Santostefano se ne riparla…

Andrea Gelli

 

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