Via libera dal Consiglio di Stato all’assegnazione del trasporto pubblico locale della Regione Toscana al gruppo francese Ratp, tramite “Autolinee toscane”. Un via libera che vale circa 4 miliardi di euro. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto tutti gli appelli proposti da Mobit Scarl (l’altra azienda che aveva partecipato alla gara) confermando la legittimità della condotta dell’amministrazione regionale. Nella fattispecie è stato ritenuto legittimo il lotto unico regionale, ovvero una gara per il trasporto locale in tutta la Toscana da assegnare in blocco. Mobit aveva fatto ricorso sostenendo che solo una società strutturata avrebbe potuto partecipare ad un lotto unico, con conseguente restrizione della concorrenza.

Soddisfatto il presidente della Regione, Enrico Rossi: “Noi non abbiamo mai fatto il tifo per nessuno ma oggi si volta pagina. Non abbiamo vinto noi ma i cittadini”. E ancora: “La gara per un lotto unico del trasporto pubblico su gomma in tutta la regione, sia urbano che extraurbano, è stata fatta bene e l’assegnazione della gara è giusta”. Poi, guardando alle prossime elezioni regionali, la butta in politica: “Politicamente ha vinto il Pd che ha portato avanti fin dal 2010 la politica di liberalizzazione del servizio bus per dare più qualità ai toscani, nonostante pressioni fortissime”.

Il centrodestra è di tutt’altro avviso. “Una cosa è certa – dice Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in Regione – il servizio di trasporto pubblico locale non potrà peggiorare. Tra guasti, rallentamenti, flotte obsolete e corse saltate, fin qui i toscani sono stati condannati a grandi e piccole odissee quotidiane a fronte di un costo di viaggio via via aumentato mentre gli standard di servizio andavano deteriorandosi. Ciò premesso, la gara europea sul trasporto pubblico locale regionale è nata male, altrimenti non sarebbe stata oggetto di contenzioso tanto aspro, lungo ed estenuante. La formulazione impugnabile è responsabilità della Regione. Per questo diciamo: ora che è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato nessuno ha da cantar vittorie”. E prosegue: “Si pensi a richiedere garanzie per i lavoratori e a spingere su una velocizzazione quanto a efficientamento e qualificazione del servizio. Mai più studenti lasciati a piedi, mai più bus che si incendiano, mai più disabili senza elevatore e fermate non attrezzate. A gara europea, vogliamo corrisponda un servizio finalmente europeo e non più ostaggio di inaccettabile arretratezza”. E sempre per Forza Italia Enrica Mazzetti sottolinea che “Rossi svende il trasporto pubblico ai francesi, un regalo inspiegabile”.

“Dopo la tramvia di Firenze – afferma Paolo Marcheschi (FdI) – i cui binari sono costati come l’oro, adesso la gara unica del trasporto pubblico viene assegnata definitivamente ad una società francese. Un altro servizio pubblico che se ne va all’estero. Non ci sono vincitori – prosegue amareggiato – ma solo perdenti, tutti i cittadini toscani”.

Se Mobit va avanti con la battaglia legale (il 6 febbraio si pronuncerà il Tar per un altro ricorso), Autolinee Toscane, per conto di Ratp, è pronta al subentro. Ma ora cosa succederà? La gara assegna il servizio bus in tutta la Toscana per 11 anni, per circa 110 milioni di km all’anno. Il valore stimato è 3 miliardi di euro, messi a disposizione dalla Regione, e circa 430 milioni dai Comuni. A questi soldi si aggiungono gli incassi per i biglietti e gli abbonamenti.

2 Comments

  1. Ridicolo far vincere l’appalto ai francesi.
    Siamo messi male….

  2. gli italiani con questo governo non contano proprio nulla sono l ultima ruota del carro in altri paesi prima avrebbero fatto lavorare aziende italiane ma si sa in toscana governano i sinistronzi europeisti ma non italiani

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