Di origine medievale, già sede del Governatorato, Palazzo Pretorio (Pisa) fu restaurato nei primi dell’Ottocento con un progetto dell’architetto Alessandro Gherardesca. Dopo il terremoto del 1846 la torre dell’orologio (edificata nel 1785) fu molto danneggiata, per cui fu necessario un importante restauro. Ma i danni maggiori arrivarono con le bombe della Seconda Guerra mondiale, con la parte ovest dell’edificio (e la torre) rase al suolo. Il palazzo che vediamo oggi è il frutto del restauro del dopoguerra, con la nuova torre più alta rispetto al passato e il portico esteso a tutta la facciata sul Lungarno Galilei.

Da qualche anno purtroppo il palazzo versa in cattive condizioni. Con un’interrogazione il Movimento 5 Stelle chiede di sapere dove siano finiti i soldi stanziati dalla precedente Giunta nel 2015, che non sono mai utilizzati.

“Le condizioni in cui versa il Palazzo Pretorio – si legge nell’interrogazione – la vecchia sede della biblioteca comunale, e in particolare la Torre dell’Orologio, sono di assoluto degrado: frammenti di intonaco e interi pezzi di muratura si sgretolano e rischiano di cadere mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti. La segnalazione fu fatta con tanto di report fotografico da alcuni cittadini già all’allora giunta di sinistra ed a partire dal 2013 è stato previsto un progetto di riqualificazione dell’edificio per cui sono stati stanziati fondi per l’ammontare di 600.000 euro. Dopo sei anni e mezzo e due Giunte di diverso colore politico i lavori di ristrutturazione non sono ancora neppure cominciati. La preoccupazione del Movimento 5 Stelle è rivolta in particolare sia al rischio e all’incolumità delle centinaia di passanti e automobilisti che ogni giorno transitano nelle vicinanze di piazza XX Settembre e sul lungarno Galilei, che alla conservazione e recupero del palazzo, uno dei più antichi e affascinanti dei lungarni. Oltre al danno la beffa: dal 2013 giace un progetto esecutivo di riqualificazione delle facciate di Palazzo Pretorio e dell’annessa torre civica già finanziato con circa 600.000 euro”.

Progetto e finanziamento, sottolinea il M5S, che sarebbero stati bloccati da un problema di carattere tecnico: così spiegava l’allora assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Serfogli, come riportato in un articolo, su quotidiano locale del 31 gennaio 2015: “Il progetto quindi c’è, i soldi anche, ma un cambio di normativa blocca l’affidamento dei lavori”.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale era completare la ristrutturazione, della durata di circa quattro mesi, entro il Giugno pisano. A questo punto ci chiediamo – conclude il M5S – ma di quale Giugno pisano stiamo parlando?”.

 

Foto: Wikipedia

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