I suoi colleghi al porto di Livorno lo chiamavano “vikingo” e gli volevano un gran bene. Corrado Gai, 42 anni, è morto improvvisamente, lasciando nello sconcerto amici, parenti e colleghi. Aveva scelto di seguire le orme di suo padre e di suo nonno, andando a lavorare al porto come operaio . Ma piano piano era emersa la sua vena artistica e si era fatto conoscere e apprezzare, arrivando a esporre a Milano, in Francia e a Londra, alla Hay Hill Gallery, esponendo le sue opere accanto alle statue di Rodin.

Sei sempre stato una roccia, un eroe. Ti chiamavamo il vikingo, ci hai lasciato così! Non è giusto, riposa in pace caro amicone mio. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia da tutti i colleghi di lavoro della Compagnia Portuale di Livorno”.

Corrado aveva imparato i primi rudimenti di pittura dallo zio, sviluppando ben presto un proprio stile originale che lui stesso, scherzando, aveva denominato “Surregailismo”. I suoi primi quadri, esposti nel quartiere Venezia di Livorno, erano subito piaciuti, suscitando l’attenzione di importanti galleristi, non solo in Italia.

L’artista è stato trovato senza vita dalla compagna, nel terreno vicino alla sua casa di Livorno, nel primo pomeriggio di mercoledì 16 ottobre.

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