In otto mesi (da gennaio al 31 agosto 2019) in Toscana ci sono stati 35 episodi denunciati di aggressione legati ai trasporti ferroviari, di cui 32 a bordo dei treni e tre in stazione. Nello specifico si parla di quindici casi di spintonamenti, strattonamenti e schiaffi, venti di minacce e oltraggio. Ci sono poi gli episodi non denunciati, magari non particolarmente gravi ma tali, comunque, da disturbare i viaggiatori minando il loro senso di sicurezza e la tranquillità. Molti episodi, inoltre, si sono verificati sugli autobus, con diverse aggressioni a danno soprattutto dei controllori e in alcuni casi anche dei conducenti. La situazione non va sottovalutata. Ovviamente la sicurezza ha una costo. Proprio per questo la Regione Toscana ha stanziato 1,4 milioni di euro per aumentare i servizi di controllo e di tutela, grazie all’assunzione di personale adibito a questo scopo. specifica funzione.

Tra le misure previste, spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, c’è la conferma della convenzione (costo 400mila euro) che permette agli agenti delle forze dell’ordine di viaggiare gratuitamente sui treni in Toscana, a patto che si rendano disponibili ad intervenire in caso necessità. Grazie ad una nuova app installata sugli smartphone dei capitreno, infatti, in caso di necessità si potranno avvisare le forze dell’ordine presenti su quel treno, che potranno intervenire tempestivamente. Ideata da Trenitalia, l’app sarà attiva tra qualche mese, grazie all’accordo siglato tra l’azienda ferroviaria e la Regione. Gli agenti potranno intervenire non solo in caso di reati veri e propri, ma anche in situazioni di particolare disagio per l’utenza (venditori abusivi, accattonaggio, ecc.). Si attiveranno su richiesta del capotreno o per loro stessa iniziativa (nel caso in cui ne valutino la necessità) e aiuteranno il capotreno a identificare i viaggiatori sprovvisti di biglietto o a farli scendere, se richiesto dal personale addetto.

Le risorse verranno utilizzate anche per aumentare le telecamere sui treni e le stazioni, installare barriere protettive per gli autisti, monitorare attentamente i tratti considerati più pericolosi r, ovviamente, aumentare il personale addetto alla sicurezza. “Le vittime dei casi di violenza sono sia il personale che i passeggeri – spiega l’assessore Ceccarelli -.Il compito della sicurezza appartiene alle forze dell’ ordine, ma possiamo lavorare insieme per avere un trasporto più tranquillo”.

Finanziato anche un progetto (300mila euro) per aumentare la sicurezza sugli autobus, con addetti alla sicurezza nelle tratte più critiche segnalate dalle aziende di trasporto.

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  1. mario salvatori Reply

    Buffoni! La sicurezza non si esercita con mancette alle forze dell’ordine, bensì con la possibilità di sparare all’occorrenza.

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