Resterà aperta ogni domenica del mese e persino il giorno di ferragosto la Rocca del Brunelleschi di Vicopisano (Pi), grazie alle visite guidate organizzate dal Gruppo Culturale Ippolito Rosellini e al Comune, nella persona dell’assessore al Turismo Fabiola Franchi. “Sono felice di poter dare una mano al professor Giovanni Ranieri Fascetti (presidente dell’Ippolito Rosellini, ndr) – ha detto l’assessore -. Per lavoro da sempre accolgo i turisti e cerco di offrire loro il meglio dei nostri luoghi, sotto ogni punto di vista, storico, paesaggistico, esperienziale, gastronomico, sarà una gioia poterlo fare nella Rocca e a Palazzo Pretorio, anche in vista della riapertura del Camminamento e della Torre del Soccorso”. A Vicopisano, dunque, l’unione fa la forza, ed è una bella notizia per i cittadini ma anche, soprattutto, per i turisti che, sempre più numerosi, visitano ogni anno il borgo medievale.

Le prime carte che citano una fortificazione del borgo di Vicopisano risalgono al 975, ma vista la posizione strategica, a poca distanza da un emissario del Serchio (l’Auser) e dell’Arno, è molto probabile che la costruzione del castello fortificato possa risalire al secolo precedente, o anche prima, per volere di una famiglia nobiliare, gli Obertenghi, che alla fine del X secolo iniziarono a disfarsi dei loro possedimenti nella zona cedendoli agli enti ecclesiastici.

Passato sotto la piena giurisdizione del vescovo di Pisa (1138), il castello poi inglobò i due borghi nati poco sotto, diventando un importante insediamento intorno al Duecento, al punto che le autorità della Repubblica pisana lo presero sotto il proprio controllo, sostituendosi al vescovo. Da lì in avanti la Rocca si trovò ad essere sempre contesa tra i Guelfi e i Ghibellini, nelle infinite lotte tra Pisani, Lucchesi e, in seguito, Fiorentini.

Nel 1406 Vicopisano subì l’assedio dei Fiorentini, per otto lunghi mesi, fino al momento in cui gli abitanti del castello, a luglio, dovettero arrendersi per fame. La caduta di Vicopisano fu un duro colpo per Pisa, che arrivò pochi mesi prima della caduta della città, sempre ad opera dei Fiorentini, avvenuta nel successivo mese di ottobre.

Cosa avvenne della Rocca dopo la conquista dei fiorentini? Considerato un nodo strategico di estrema importanza, per il controllo del Valdarno inferiore, fino a San Miniato, i Fiorentini incaricarono il loro più famoso architetto, Filippo Brunelleschi, di effettuare il restauro apportando alcune modifiche alla struttura. Dopo una cinquantina di anni i Pisani riuscirono a scacciare i Fiorentini, mantenendo il controllo della Rocca dal 1495 al 1498. Poi però i Fiorentini la riconquistarono e da allora rimase sempre sotto il loro controllo.

Vasari e Stradano, Presa di Vicopisano Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio (Firenze). 

Foto: Wikipedia

 

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