Cgil, Cisl e Uil denunciano alcuni gravi problemi della sanità in Toscana. Al primo punto ci sono le liste di attesa per le visite mediche, decisamente troppo lunghe. Si richiede il rispetto dei tempi previsti dal piano nazionale di governo: urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile (al massimo entro 72 ore); breve, da eseguire entro 10 giorni; differibile, da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; programmata, da eseguire entro 120 giorni. Si chiede inoltre l’abolizione delle “liste chiuse”, permettendo ai cittadini di accedere all’intramoenia, in modo gratuito, in caso di mancato rispetto dei tempi.

Poi c’è il problema dei ticket, considerati i più alti d’Italia: i sindacati li definiscono “una vera e propria tassa sui malati, un modo per finanziare la sanità pubblica ingiusto e antieconomico rispetto agli effetti che produce, 130 milioni di euro su un finanziamento regionale di circa 7 miliardi”. Si chiedono investimenti, inoltre, sulla medicina del territorio, nelle cure intermedie e nella domiciliarità.

I sindacati invitano la Regione ad “aprire immediatamente un confronto per verificare la situazione e attuare i correttivi necessari, oppure saremo costretti a mettere in campo anche delle iniziative di protesta importanti per far cambiare le cose, perché così non va. La Regione – concludono – non può continuare a fare annunci che restano sulla carta, senza farsi carico delle criticità e affrontare i problemi con cui lavoratori e pensionati fanno i conti ogni giorno.”

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