Da San Polo d’Enza (Reggio Emilia) a Scarperia (Firenze) ci vogliono circa due ore in auto, per coprire una distanza di circa 170 km. In linea d’aria si superano abbondantemente i cento km. Ma perché vi parliamo di questo tragitto? Il motivo è questo: i bambini di una scuola dell’infanzia hanno lanciato un palloncino, con attaccato un biglietto, che è rimasto in volo diversi giorni prima di arrivare a destinazione, nel giardino di casa di una famiglia toscana. A quel punto è partita una telefonata: “Pronto, chiamo da Barberino di Mugello, questa mattina nel nostro giardino di casa abbiamo trovato il vostro palloncino e abbiamo letto la letterina, è davvero bella, ci ha fatto molto piacere grazie! Vi manderemo una cartolina per ringraziarvi.”

I bimbi della scuola dell’infanzia “Papa Giovanni XXIII” di San Polo, dai 3 ai 6 anni, con l’aiuto delle loro due maestre avevano fatto un esperimento: affrontare, in modo diverso dal solito, il tema del “viaggio”. Dopo tante domande (cosa porto, con chi vado, perché parto…) l’idea è stata quella di intraprendere simbolicamente un viaggio lontano, per portare un sorriso a qualcuno, lasciando decidere la destinazione al caso (vento). “Abbiamo lanciato questo palloncino con la speranza che arrivi a dei bimbi meno fortunati di noi. Vorremmo che il nostro palloncino portasse loro un po’ di gioia e di allegria”. In fondo il nome e l’indirizzo della scuola.

“Erano molto emozionati quando abbiamo lanciato il palloncino”, raccontano le maestre. Ognuno di loro teneva un pezzo di filo, con la mano, fino a quando tutti insieme l’hanno lasciato volare via, vedendolo salire sempre più in alto, fino a sparire. E da lì hanno iniziato a sognare. Fino al giorno della telefonata che ha comunicato l’arrivo da destinazione del palloncino, accolta dall’entusiasmo dei bimbi. Poi, dopo un po’, è arrivata la cartolina promessa, con questa scritta: “Un caro saluto a tutti i bambini dalla nostra famiglia che ha trovato il vostro palloncino azzurro. Abitiamo a Scarperia (FI) e quello che vedete raffigurato è il castello del nostro paese”.

Nell’era di Internet e dello scambio di foto e video in tempo reale, la fantasia può essere accesa anche da un piccolo ma affascinante esperimento come questo. Grazie a un palloncino, a un biglietto, a un po’ di vento e a un pizzico di fortuna…

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