Come ogni anno la sezione welfare dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) ha pubblicato un bando, riservato ai figli dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, per la fruizione di Vacanze Studio e Summer Camp sia all’estero (in tutto il mondo) che anche in Italia (i cosiddetti Summer Camp). L’Inps riconosce 35.580 contributi, finanziando dal 70 al 100% della spesa (in dipendenza dell’Isee del richiedente) per una vacanza studio all’estero di 15 giorni o in Italia di una o due settimane. Le domande di ammissione sono, ogni anno, circa il doppio rispetto alle disponibilità (quindi parliamo di circa 70.000 richieste), ma la Toscana, per ragioni poco comprensibili, si piazza agli ultimi posti per il numero di domande di partecipazione al bando.

Infatti, in questa speciale classifica, il sud fa la parte del leone, Lombardia e Veneto arrivano subito a seguire e dopo, ben distanziate, arrivano le altre regioni con la Toscana, come dicevamo, che occupa gli ultimi posti della graduatoria. Il “Bando Inps” (per info: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemDir=50050#) seleziona i richiedenti in base all’Isee e alla media scolastica, con un occhio di riguardo per chi usufruisce delle legge 104/92 relativa a diversi gradi di invalidità. I tempi per la presentazione delle domande sono fino al 28 febbraio 2019, quindi c’è ancora tempo per attivarsi.

All’uscita del bando Inps, fa seguito la pubblicazione, da parte dei maggiori Tour Operator specializzati nei corsi di lingua all’estero, di uno speciale catalogo, dedicato ai figli dei dipendenti della PA, con programmi molto accattivanti offerti a quote veramente interessanti e certamente inferiori, dati i numeri ai quali ci si rivolge, a quelle usualmente pubblicate nei cataloghi.

Si spazia dall’Italia (per i bambini/ragazzi da 7 a 13 anni)… fino a Gran Bretagna, Irlanda, Spagna Stati Uniti… e addirittura al Sud Africa (possono partecipare i ragazzi che frequentano le scuole superiori). Il punto interessante e che pochi conoscono, è che del catalogo riservato all’Inps, possono fruire anche tutte le altre famiglie, iscrivendo i loro figli come “aggregati”, senza alcuna formalità (la parola “aggregato Inps” rappresenta solo una mera forma distintiva, per catalogare “privati” che si iscrivono ad una vacanza studio Inps. In realtà non occorre essere amici o conoscenti di partecipanti al bando). Ovviamente gli “aggregati” non riceveranno alcun contributo da parte dell’Istituto Previdenziale, ma potranno ugualmente avere accesso alle stesse quote di partecipazione e agli stessi, ricchissimi, programmi.

L’andamento del mercato, come ci conferma Rossella Nicolini, Responsabile di Language Team, uno dei maggiori Tour Operator del settore, è in crescita esponenziale e, negli ultimi anni anche le regioni meno avvezze a questo tipo di meccanismi, si stanno, pian piano, attivando. Speriamo dunque che anche la Toscana segua questo trend, usufruendo di un’opportunità… da prendere a volo!

AC

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