Di lavoro fa la guida turistica. Alessandro Bargagna in realtà è tante altre cose, frutto dei molteplici interessi e delle esperienze maturate nel tempo. Con la collega Chiara Celli lavora per City Grand Tour, un’associazione che si occupa di promozione del territorio. Liberi professionisti, collaborano anche con diverse agenzie turistiche e tour operator. Alessandro e Chiara hanno scritto diversi libri. L’ultimo si chiama “A giro per Pisa. La città e le sue terre” (Marchetti Editore). Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Alessandro per farci spiegare meglio il suo lavoro e il suo libro.

Come vi è venuta l’idea di “A giro per Pisa”?
Durante un festival teatrale è nata l’idea di fare degli itinerari turistici teatralizzati, con dei personaggi storici realmente esistiti, da Kinzica de’ Sismondi a Galileo Galilei, fino al conte Ugolino, oppure personaggi comuni legati alla tradizione.

E l’idea dei libri?
Per caso ho incontrato Elena Marchetti (editrice), a cui abbiamo proposto un bel cartello turistico che avevamo costruito nel tempo, visto che abbiamo sempre cercato di spaziare oltre la Torre. Siamo arrivati a organizzare visite a Santa Maria a Monte o a Castelfranco, che non sono mai state mete turistiche. Così sono nati i libri, che offrono diversi itinerari tematici.

Ma i vostri libri sono per i turisti o per i pisani?
Per tutti. Alcuni però hanno più successo tra i pisani perché vanno più nello specifico e si rivolgono a chi già conosce certi personaggi, espressioni o aneddoti. Ma devo dire che abbiamo venduto i nostri libri anche ad alcune associazioni di Prato e Pistoia, con cui avevamo organizzato delle belle iniziative. La collana prevede 16 libri, ne abbiamo scritti sei tematici, ora siamo giunti al settimo, che possiamo definire uno “spin-off”. Prende il nome dell’intera collana, racchiude tutta la città e parte del territorio della provincia, e si rivolge a tutti, non solo ai pisani. Con la sfida di tradurlo anche in inglese.

Come è strutturato il libro?
Abbiamo una mappa, dei percorsi consigliati, dei consigli sui luoghi da vedere, alcune storie. E indicazioni utili: dove andare a bere o a mangiare, a divertirsi ed anche a sposarsi!

Come l’avete scritto? Ognuno si è occupato di una parte?
In genere ci dividiamo gli argomenti e poi, dopo averli scritti, li rivediamo insieme. Io prediligo la parte dedicata alla storia, Chiara quella dell’artigianato. Una volta raccolto il materiale ci occupiamo della revisione e stesura finale.

Se tu fossi un lettore che l’hai appena finito e vuoi consigliarlo a un amico, cosa gli diresti?
Comprati qualcosa che puoi utilizzare sempre. Non lo leggi solo una volta e poi metti via. Lo puoi riprendere in mano per vivere bene la città. Direi che siamo stati poco democratici…

In che senso?
Abbiamo volutamente escluso tutto ciò che non ci piace della città.

Il vostro libro avrà un seguito?
Sì la previsione è di scrivere 16 volumi. Desideriamo essere dinamici e reattivi a seconda delle richieste. Faccio un esempio: la riapertura delle mura antiche ha fatto sì che ci fosse una forte domanda in tal senso, a cui è giusto dare una risposta.

C’è una parte del libro (o di quelli che hai scritto prima) a cui sei particolarmente affezionato?
Ce ne sono tantissime. Ma vorrei citarne una in particolare, che si trova nel terzo volume (“Storie dal battello”). È la storia di un fotografo che faceva scatti sul Ponte di Mezzo. Anche i miei nonni ne avevano una. Partendo da quella foto mi sono inventato cosa avrebbe potuto raccontare Piero, il fotografo, sui miei nonni.

A quando risale la foto dei tuoi nonni?
Prima del 1943, c’era ancora il vecchio Ponte di Mezzo, poi distrutto dal bombardamento.

Torniamo al tuo lavoro: come ti trovi?
Molto bene, penso di avere la fortuna di fare ciò che avrei voluto. Mi sono formato come attore teatrale, sono uno storico dell’arte, volevo raccontare storie… direi che io e Chiara siamo degli “storyteller” innamorati delle lingue straniere.

In quali lingue vi esprimete?
Inglese, spagnolo e francese, ma altri collaboratori di City Grand Tour coprono anche altre lingue.

Se non avessi fatto questo lavoro cosa ti sarebbe piaciuto fare?
Qualcosa legato al mondo dell’architettura al restauro o al design. Oltre all’attore, che per un po’ ho fatto.

Progetti futuri?
Ci piace pensare ad una Pisa turistica all’avanguardia, nuova, vitale e giovane. Sicuramente proseguiremo con il progetto editoriale. Trattandosi di percorsi turistici e personaggi storici o della tradizione, non possiamo mettere un marchio, appartengono a tutti. Però siamo felici di aver messo una firma, qualcosa che rimane tuo nel tempo. Per quanto ci riguarda speriamo di continuare a crescere e di poter far lavorare con noi tante altre persone.

A giro per Pisa. La città e le sue terre”, di Alessandro Bargagna e Chiara Celli (Marchetti Editore, 237 pagine, 15 euro)
si può acquistare nelle principali librerie di Pisa e ovviamente anche su Internet.

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