L’hanno chiamata “double game” (doppio gioco) l’operazione di polizia con cui è stata sgominata una banda di trafficanti di droga che importava dall’estero ingenti partite di hascisc. Tre tonnellate di droga sono state scovate su una barca ormeggiata sul litorale pisano, altri 500 kg, invece, sono stati bloccati vicini a Milano. Il “fumo” veniva smerciato in diverse piazze d’Italia, da Milano alla Puglia, passando per Pisa.

Diciotto gli arresti, sequestrati beni per un valore di circa due milioni di euro, tra auto, conti correnti, terreni e case. Lungo e faticoso il lavoro degli inquirenti, partito nel 2013. L’organizzazione non era interessata allo spaccio ma operava come import-export dello stupefacente, in questo caso proveniente dal Marocco.

La Boccadarno Porto di Pisa spa precisa che “l’imbarcazione in oggetto è stata intercettata nel luglio 2014 in Arno e non nell’area del porto turistico di Pisa. La suddetta imbarcazione, posta sotto sequestro, è stata ormeggiata in Porto fino a dicembre 2014, quando la Procura ha saldato l’onere per l’ormeggio e ritirato l’imbarcazione”. I trafficanti utilizzavano un attracco privato e uno jammer (disturbatore di frequenze) per coprire tutte le comunicazioni radio nell’arco di 200 metri.

Per il solo carico di settembre era stato pagato un anticipo, in contanti, di 210mila euro. Sul mercato l’hascisc sequestrato avrebbe fruttato circa 6 milioni di euro.

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