Alberto Di Pede

Ieri Veronica ha comprato la zuppa pisana alla Coop di Marina. Sull’etichetta c’era scritto “MINESTRA DI PANE”, tipica definizione fiesolana per un piatto simile, che niente ha a che vedere con la nobile e gustosa pietanza tipica alfea.

Mangiando mi sono reso conto che, infatti, si trattava della Zuppa, alla quale era stato impropriamente e ignobilmente cambiato nome. Quanto dovremo subire ancora dai gigliati?

Quanto ci faremo portare ancora via restando in un complice silenzio privo di orgoglio e dignità?
Chi si ribellerà all’esproprio delle nostre tradizioni, del nostro patrimonio? O siamo pisani solo allo stadio?

Alberto Di Pede

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