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Stragi naziste, a San Miniato il Museo della memoria

- Cultura
25 Luglio 2018

All’interno del Complesso monumentale di San Domenico, a San Miniato (Pisa), ha aperto il MuMe, Museo della memoria. Si tratta di un museo multimediale, concentrato soprattutto sulla Seconda guerra mondiale, e in particolare sulla strage del Duomo di San Miniato, avvenuta il 22 luglio del 1944, immortalata dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani nel film “La notte di San Lorenzo“.

La Scuola Normale di Pisa, tramite il Laboratorio SMART, (Laboratorio Strategie Multidisciplinari Applicate alla Ricerca e alla Tecnologia) ha curato lo sviluppo delle applicazioni multimediali, per diffondere nel modo più adeguato i dati storici e i materiali forniti dal Comune e dalla cittadinanza: oggetti, lettere, fotografie e video-memorie.

Le postazioni multimediali della Normale permettono ai visitatori di “entrare” nella storia di San Miniato ai tempi del fascismo e della guerra, oppure visualizzare le operazioni del secondo conflitto mondiale, in particolare quelle avvenute nelle località toscane.

Questi sono gli scopi per cui il museo è nato:

– conservare l’insieme dei valori e le testimonianze della storia della comunità di San Miniato nella prima metà del Novecento, con particolare riferimento agli eventi bellici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale;
– mantenere vivo il racconto delle persone che l’hanno vissuta;
– sviluppare un viaggio emozionale attraverso gli episodi che hanno interessato San Miniato.

Il museo è diviso in tre sezioni e abbraccia un periodo compreso tra il 1921, anno in cui anche a San Miniato furono istituiti i Fasci di combattimento, e il 1946, quando si tennero le prime elezioni democratiche a suffragio universale.

Orari di apertura: dal lunedì al sabato 10.30-12.30, martedì e giovedì 15.00-17.00. Ingresso gratuito.

Foto: Pagina Facebook del Museo della memoria – Fermo immagine servizio Tg Rai Toscana

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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