L’emblema del turismo “mordi e fuggi” è il gruppo di turisti giapponesi che arriva in città, scende dal pullman, fa il giro di Piazza dei Miracoli, scatta foto a più non posso e, nell’arco di un paio d’ore (ma a volte anche meno), se ne va, verso Lucca, Firenze o altri posti più lontani. Nulla di male, tutto fa brodo. Anche se Pisa, come sappiamo, va oltre la Torre e la magnifica piazza in cui svetta. Che fare, dunque, per “trattenere” di più i nostri graditi ospiti? Servono buone idee: cose curiose, simpatiche, in grado di catturare la curiosità delle persone e spingerle a mettere il naso oltre i sentieri più battuti. E bisogna fare di tutto perché si parli il più possibile della nostra città, possibilmente intersecando

Il quotidiano britannico The Guardian di recente ha dedicato un po’ di spazio a Pisa, provando ad andare oltre lo scontato. Cita, ad esempio, Piazza dei Cavalieri, con il bellissimo Palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale. Poi la Torre Guelfa (con il bel panorama di cui si può godere salendo in cima, spendendo solo due euro), infine Palazzo Blu e le belle mostre che ospita. E la carrellata comprende anche alcuni consigli su dove prendere un gelato, fermarsi a cena (o a pranzo), riposarsi e altre cose. Per carità, nulla di straordinario né particolarmente originale. Ma è comunque un passo oltre Piazza dei Miracoli.

Che fare? Insistere “spingendo” lo straordinario Giugno pisano non è solo giusto, è doveroso. Però bisognerebbe pensare anche agli altri mesi. Ecco, servirebbero dei buoni motivi, per lo meno uno-due a stagione, per convincere i turisti a venire a Pisa e magari, già che ci sono, approfittare per vedere la Torre. Scienza, cultura, ambiente, sport… i traini possono essere i più svariati. L’importante è “fare sistema” e ragionare, tutti insieme, perseguendo l’obiettivo comune.

 

 

Autore

Scrivi un commento