Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che un cittadino ha indirizzato al sindaco di Pisa per protestare contro una maxi sanzione che ha ricevuto, per due scatole di cartone lasciate dove non avrebbe dovuto. Sicuramente ha sbagliato e certi comportamenti devono essere sanzionati. Ci chiediamo però come mai questa “tolleranza zero” non venga sempre praticata contro chi sporca la città. Qualcuno, forse, ha licenza di insozzare le strade e le piazze di Pisa?

Gent.mo MARCO FILIPPESCHI – SINDACO DI PISA

Il giorno 08/06/2017 ho ricevuto un plico raccomandato contenente un “verbale di accertamento violazione al regolamento comunale gestione rifiuti urbani”. Il misfatto: abbandonavo ai piedi di una campana per la raccolta del vetro posta in Pisa al margine della Via Lucchese a circa 200 metri dal confine con San Giuliano Terme, due piccole scatole di cartone vuote. La mia personale identificazione avveniva in maniera certa forse attraverso il mio indirizzo stampato su un adesivo posto dal mittente originario. Sanzione pecuniaria ridotta, bontà loro, a € 500,00 più spese i notifica per complessivi € 516,00 elevata ad ulteriore dismisura in caso di ritardo e delle eventuali spese legali se soccombente in in ipotetico ricorso legale.

Riconosco di avere sbagliato anche se l’atto è da considerarsi veniale se raffrontato con tutto quanto ogni giorno si osserva in angoli e piazze ben più centrali della città. Lungi da me addurre scuse e chiedere comprensione, ma mi siano consentite alcune riflessioni. 500,00 € corrispondono ad un terzo dello stipendio in un lavoratore con mansioni pesanti per cui il modo e la misura della sanzione hanno il sapore di una aggressione contro il cittadino, il quale da questa esperienza, non può che maturare rabbia e sfiducia nei confronti dei propri amministratori.

Se si voleva colpire per punire in modo esemplare si poteva almeno individuare un caso più grave. Non sarebbe stato difficile! Questo modo di procedere rivela perlomeno insipienza e giustifica il cittadino che vede nei gestori della cosa pubblica un’ accozzaglia di predatori insensibili. Così vanno le cose e non mi sorprende!

Cosa si deve pensare, infatti, quando una delle voci più importanti del bilancio preventivo dei Comuni è rappresentata dalle multe e dalle sottrazioni come quella a mio danno?

In una città in cui ogni giorno la cronaca riferisce di ogni genere di violenza perpetrata ai danni della sua storia e della sua civiltà i cui autori sono quasi sempre i signori nessuno, una città in cui ad ogni risveglio si deve constatare ogni genere di lordura ed oltraggio ai danni delle sue più belle piazze; città in balia di balordi, di diseredati e sciagurati, di drogati, di senza Patria, è questo il trattamento, 500,00 € che la pubblica amministrazione riserva alla parte migliore di suoi cittadini?

Chiudo perché parlare ancora di quanto mi è accaduto mi provoca nausea. Se fosse accaduto ad un padre di famiglia eventualmente anche disoccupato, quali sarebbero state le conseguenze?

Giovanni Valter Tramonte

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